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Dolci dell'estate

Dal Piemonte alla Patagonia: Franuì, lo snack gelato che conquista il mondo

Nato da una tradizione cioccolatiera torinese e reinventato in Argentina da Diego Fenoglio, è il dolce virale dell’estate: lamponi patagonici e cioccolato artigianale.

Dal Piemonte alla Patagonia: Franuì, lo snack gelato che conquista il mondo

Cosa ci fa uno snack al lampone nel cuore delle tendenze estive? Se arriva dall’altra parte del mondo, ha due strati di cioccolato ed è diventato virale su TikTok, la risposta è: Franuì. Dietro il nome che sa di fantasia c’è una vera storia di passione familiare, radici italiane e intuizione imprenditoriale nata ai confini del Sud America.

@saporijoyosi FRANUI' Croccanti fuori, succosi dentro… i Franuì sono i cioccolatini ai lamponi che hanno conquistato tutti! Un guscio di cioccolato fondente e bianco che avvolge un cuore fresco e fruttato, creando uno snack semplicemente irresistibile. La cosa più bella? Sono facilissimi da preparare: 3 ingredienti, zero cottura e in poco tempo avrete pronti dei dolcetti perfetti da gustare in ogni momento della giornata. Se non li avete ancora provati, è il momento di rimediare! Vi avverto… uno tira l’altro! INGREDIENTI 250 g di lamponi 200 g di cioccolato bianco 250 g di cioccolato fondente (50%) La ricetta completa con tanti consigli utili vi aspetta sul mio blog saporijoyosi.blogspot.com ❤️ #saporijoyosi #franuì #franui #lamponi #cioccolato #foodtrend #dolcivirali #trend #viral #new ♬ suono originale - Sapori Joyosi

Tutto ha inizio nel 1939 a Torino, dove Aldo Fenoglio, maître chocolatier, crea praline e cioccolato artigianale. Dopo la guerra, Aldo emigra in Argentina e apre una piccola cioccolateria a Bariloche, in Patagonia. È lì che nasce Diego, suo figlio, destinato a raccogliere (e trasformare) l’eredità paterna.

Quando Aldo muore, Diego ha appena vent’anni. Guida l’attività fino agli anni ’90, poi decide di creare un nuovo marchio: Rapanui, un laboratorio artigianale che unisce tecnica, creatività e un pizzico di follia imprenditoriale.

Nel 2013, tornando a casa e osservando i lamponi freschi del suo giardino, Diego ha un’illuminazione: perché non valorizzarli? Nasce così Franuì, una pralina ghiacciata fatta con lamponi della Patagonia, immersi prima nel cioccolato bianco e poi nel cioccolato al latte. Un contrasto perfetto tra acidità e dolcezza, freschezza e golosità.

Il nome? Unisce “Frambuesa” (lampone in spagnolo) e Rapanui. Il risultato è uno snack artigianale, moderno e irresistibile.

Dopo il successo in patria, nel 2017 parte il progetto europeo: viene costruito uno stabilimento a Valencia. La pandemia del 2020 blocca temporaneamente i piani, ma grazie alla crescita degli ordini online, Franuì continua la sua ascesa.

Oggi è presente in Argentina e Spagna con decine di punti vendita, e distribuito in Italia, Francia, Austria e Germania. In arrivo anche in Stati Uniti e altri mercati internazionali.

Il vero boom arriva sul web: l’hashtag #franui supera i 120 milioni di visualizzazioni su TikTok. Tra video di assaggio, recensioni, unboxing e reazioni entusiaste, Franuì diventa la golosità dell’estate.

Il prodotto incarna due trend chiave: il ritorno agli ingredienti naturali anche nei gelati industriali, e la forza dirompente della viralità digitale.

C’è solo un dettaglio da ricordare: Franuì va lasciato 25 minuti fuori dal freezer prima di poterlo gustare. Ma vale l’attesa: un solo morso racchiude storia, territorio e innovazione.

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