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26 Giugno 2025 - 17:00
Il 26 giugno 1963, in un clima di crescente tensione durante la Guerra Fredda, il presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy pronunciò a Berlino Ovest una delle frasi più celebri della storia politica: “Ich bin ein Berliner”. Questo atto di solidarietà divenne un simbolo di resistenza e speranza per milioni di persone divise dal Muro di Berlino.
Nel 1963, Berlino era un’isola di democrazia circondata dal blocco sovietico. La città era divisa in due: Berlino Ovest, sotto il controllo delle potenze alleate capitaliste, e Berlino Est, capitale della Germania Est comunista. Il Muro di Berlino, eretto nel 1961, separava fisicamente e ideologicamente le due metà della città, impedendo la libertà di movimento e diventando un potente simbolo della divisione tra Oriente e Occidente.
Di fronte a una folla di oltre 400.000 persone radunate nella John-F.-Kennedy-Platz (ex Rudolph-Wilde-Platz), il presidente Kennedy pronunciò parole che avrebbero segnato un’epoca: “Due millenni fa, il più grande orgoglio era dire 'civis Romanus sum'. Oggi, nel mondo della libertà, il più grande orgoglio è dire 'Ich bin ein Berliner'.”
Questa dichiarazione non fu solo un atto di solidarietà verso i cittadini di Berlino Ovest, ma anche una sfida diretta al regime sovietico e una riaffermazione dell’impegno degli Stati Uniti per la libertà e la democrazia.
Nel tempo, è emersa una leggenda metropolitana secondo cui Kennedy avrebbe commesso un errore grammaticale, dichiarandosi un tipo di dolce tedesco chiamato "Berliner". Tuttavia, questa interpretazione è infondata. In tedesco, l’uso dell’articolo indeterminativo "ein" in frasi come "Ich bin ein Berliner" è corretto e appropriato per esprimere solidarietà simbolica.
Il Berliner
Inoltre, a Berlino, il termine "Berliner" si riferisce al dolce solo in alcune regioni della Germania; a Berlino stesso, il termine usato per il dolce è "Pfannkuchen".
Il discorso di Kennedy a Berlino Ovest non solo rafforzò il morale dei berlinesi, ma consolidò anche l’immagine degli Stati Uniti come difensori della libertà nel mondo. La frase "Ich bin ein Berliner" divenne un simbolo di unità e resistenza contro l’oppressione.
Oggi, a distanza di oltre 60 anni, quella dichiarazione continua a risuonare come un potente messaggio di speranza e impegno per la libertà, ricordandoci l’importanza di stare dalla parte dei diritti umani e della giustizia in ogni angolo del mondo.
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