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La curiosità
26 Giugno 2025 - 23:35
In Cina, il tasso di disoccupazione giovanile tra i giovani tra i 16 e i 24 anni rimane fermo al 16,5% (dati di marzo 2025), costringendo migliaia di ragazzi a fare i conti non solo con la difficoltà di trovare un lavoro, ma anche con il vuoto di tempo che si crea nell’attesa di un impiego stabile. Una situazione che ha dato vita a un fenomeno curioso: gli “uffici finti”.
Questi spazi, disponibili a pagamento, offrono una simulazione di una normale giornata lavorativa. Le scrivanie sono arredate come in un vero ufficio, ci sono computer, Wi-Fi, e anche una pausa caffè. Ma non è tutto: alcune strutture offrono persino la possibilità di inscenare situazioni lavorative, come finti capi che assegnano compiti inventati, oppure litigi, proteste o scioperi simulati. Un rifugio per i giovani che, pur senza un lavoro vero, cercano di dare una parvenza di normalità alla loro routine quotidiana, in attesa di un’opportunità che arrivi finalmente.
Questa pratica è diventata popolare soprattutto tra coloro che si sentono esclusi dal mercato del lavoro, ma non vogliono arrendersi. Gli “uffici finti” rappresentano una via di fuga psicologica, una sorta di antidoto alla frustrazione che nasce dal sentirsi inutili o poco produttivi. Questi spazi, che spesso richiedono una tassa mensile, consentono ai giovani di restare concentrati sulla ricerca di un impiego, creando un ambiente che simula l'impegno quotidiano. Alcuni utenti riferiscono che la routine simulata aiuta a mantenere il morale alto e a non perdere il ritmo, anche quando le prospettive di trovare lavoro sembrano lontane.
L'iniziativa, tuttavia, solleva anche interrogativi sulle cause di una disoccupazione giovanile così elevata e sulle politiche economiche del governo cinese. Se da un lato questi “uffici finti” offrono un palliativo per un problema sistemico, dall'altro evidenziano una mancanza di opportunità concrete per i giovani nel mercato del lavoro. Un fenomeno che, sebbene originale, è anche un riflesso delle difficoltà economiche che stanno mettendo alla prova le nuove generazioni in Cina, creando un divario sempre più profondo tra aspettative e realtà.
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