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Meteo
27 Giugno 2025 - 10:30
L’estate 2025 alza il tiro, e lo fa con prepotenza. Il prossimo sarà il weekend più caldo dell’anno, almeno finora, e l’Italia si prepara a fare i conti con l’ennesima ondata africana. Responsabile? Il famigerato anticiclone Pluto, che non risparmia nessuno: da Sud a Nord, sono attese punte fino ai 40°C, afa opprimente e notti tropicali che promettono sudate memorabili.
In testa alla classifica delle città più calde c’è Taranto con 40°C, seguita da un nutrito gruppo di città ferme a 39°C: Agrigento, Firenze, Oristano, Pistoia, Prato, Siracusa e Terni. Al terzo posto con 38°C troviamo anche Roma, mentre Parma, Piacenza e Reggio Emilia si fermano a 37°C, insieme ad altre città del Centro-Nord.
Ma il termometro non è l’unico problema: a rendere tutto più insopportabile è l’umidità. Temperature percepite ben superiori, rischio colpi di calore e un disagio diffuso in gran parte del Paese.
Quando finisce?
Una vera tregua, per ora, non si vede all’orizzonte. I modelli meteo parlano solo di una possibile instabilità a partire dal 4 luglio, soprattutto al Nord, con qualche temporale in montagna e un’aria leggermente meno infuocata in discesa anche verso le pianure.
Una data simbolica, se si pensa che negli Stati Uniti il 4 luglio si celebra l’Independence Day. Da noi potrebbe essere – forse – la fine della “dipendenza” dal rovente anticiclone africano Pluto.
Una buona notizia arriva per chi si trova sui versanti adriatici e ionici: tra sabato e domenica, venti più freschi dai Balcani porteranno un po’ di respiro, soprattutto dalle Marche fino alla Puglia e alla Calabria, riducendo l’umidità e rendendo le temperature leggermente più sopportabili.
Venerdì 27: Sole e caldo intenso ovunque, punte di 40°C al Sud.
Sabato 28: Nessuna tregua, caldo estremo da Nord a Sud.
Domenica 29: Possibili temporali sulle Alpi piemontesi, ma caldo ancora molto intenso sul resto d’Italia. Ventilazione da Nord sul versante adriatico.
Caldo ancora intenso fino al 3-5 luglio, ma con una maggiore possibilità di temporali pomeridiani sulle Alpi e, si spera, qualche grado in meno in pianura.
Nel frattempo, il consiglio è uno solo: idratarsi, evitare sforzi inutili nelle ore centrali e armarsi di pazienza. Siamo ancora a giugno.
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