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La vita che imita l'arte
28 Giugno 2025 - 12:30
«Volevo evocare un’epoca». Così Lauren Sánchez, sposa del fondatore di Amazon Jeff Bezos, ha spiegato la sua scelta stilistica per il giorno delle nozze, svoltosi sull’isola veneziana di San Giorgio Maggiore. Il suo abito nuziale, firmato Dolce & Gabbana, ha voluto rendere omaggio esplicito alla figura leggendaria di Sophia Loren.
L’ispirazione arriva direttamente dal film cult Un marito per Cinzia (Houseboat, 1958), in cui Loren indossa un elegante abito con corsetto, collo alto e pizzo: un simbolo di femminilità e classe senza tempo. Lo stesso mood è stato reinterpretato per Sánchez in chiave contemporanea: un abito sirena con maniche lunghe, 180 bottoni in chiffon di seta e un velo in tulle ricamato, frutto di oltre 900 ore di sartoria artigianale.
Ma qual è la storia di questo film? E perché è rimasto nell’immaginario di chi sogna l’eleganza d’altri tempi?
Uscito nel 1958 e diretto da Melville Shavelson, Un marito per Cinzia racconta la storia di Tom Winters (interpretato da Cary Grant), un diplomatico vedovo con tre figli indisciplinati. Dopo anni all’estero, Tom torna negli Stati Uniti deciso a riprendersi cura della famiglia, ma si trova subito in difficoltà.
L’aiuto inaspettato arriva sotto forma di Cinzia Zaccardi, giovane italiana figlia di un famoso direttore d’orchestra, che per ribellarsi alla vita dorata si offre come tata... senza avere alcuna esperienza. È l’inizio di una convivenza rocambolesca su una vecchia houseboat ancorata sul fiume Potomac, tra disastri domestici, rivalità familiari e un’attrazione sempre più evidente tra i due protagonisti.
Nel ruolo di Cinzia, Sophia Loren incarna il perfetto equilibrio tra glamour e spontaneità. La sua presenza scenica, impreziosita da abiti eleganti ma non ostentati, regalava agli spettatori un’immagine nuova della donna europea: forte, ironica, irresistibile.
Nel film, l’abito che indossa durante il matrimonio fittizio tra i due personaggi (scena che ha fatto scuola) è diventato un modello di riferimento: colletto alto, pizzo francese, corsetto sagomato e una femminilità discreta ma potente.
La pellicola fu girata durante la storia (piuttosto chiacchierata) tra Loren e Grant. Proprio per inserirla nel cast, la sceneggiatura fu riscritta, escludendo Betsy Drake, moglie di Grant e autrice dell’idea originale del film. Un dettaglio che aggiunge un pizzico di dramma reale alla commedia sullo schermo.
Il risultato? Un successo al botteghino e due nomination agli Oscar: miglior sceneggiatura originale e miglior canzone, grazie alla simpatica “Bing! Bang! Bong!” interpretata da Loren stessa.
Oggi Un marito per Cinzia è molto più di una commedia romantica d’epoca: è un manifesto visivo del glamour anni ’50, un ritratto di grazia mediterranea in terra americana. Lauren Sánchez non è stata la prima (e forse non sarà l’ultima) a prendere ispirazione da Sophia Loren e da quella pellicola.
Con il suo abito bianco dalle linee retrò, l’attuale signora Bezos ha portato sul red carpet del proprio matrimonio un pezzo di storia del cinema — e un omaggio sincero a una donna che ha saputo essere diva senza tempo, simbolo di eleganza italiana e spirito ribelle.
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