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I Pinguini Tattici Nucleari e la loro: "Peffavore nun chiagnere", la canzone cantata al Maradona di Napoli arriva in streaming su Spotify

Un concerto pieno di emozioni, sorprese e omaggi: la band bergamasca conquista il cuore della città con musica, passione e un tributo in dialetto che commuove il pubblico

I Pinguini Tattici Nucleari e la loro: "Peffavore nun chiagnere", la canzone cantata al Maradona di Napoli arriva in streaming su Spotify

Peffavore nun chiagnere” – e tutto lo stadio Diego Armando Maradona canta. A Napoli, i Pinguini Tattici Nucleari sorprendono e commuovono, trasformando la loro ballata romantica e malinconica Pastello Bianco in Pastello Janc, una dedica inaspettata alla città partenopea. Un gesto d’amore verso una terra che ha fatto della bellezza, dell’arte, della fede e della passione il suo tratto distintivo. E i quarantamila presenti rispondono con un coro potente e autentico, come solo il popolo napoletano sa fare.

Napoli sogna, canta, si emoziona. L’urlo “I campioni dell’Italia siamo noi” risuona nello stadio, unisce e colpisce anche chi arriva da lontano, dalle montagne di Bergamo. Il Hello World Tour è un’esplosione di sentimenti: Riccardo Zanotti guida la serata con energia, e non mancano i momenti intensi – come il videomessaggio della sorella di Giulia Tramontano, seguito da una canzone dedicata alle vittime di femminicidio. Tra il pubblico, occhi lucidi e cuori colmi, anche per chi ha percorso chilometri su un pullman con la scritta “Dentista Croazia” per essere lì, sotto il cielo di Napoli.

Il concerto è anche sorpresa: a un certo punto Max Pezzali sale sul palco e intona Bottiglie vuote. In platea si alzano calici, si accendono torce, e compare una bandiera della Palestina, simbolo di un inno alla libertà. Perché questo concerto è anche riflessione, è anche impegno. E non manca mai l’amore per Bergamo: “Perché sei bella come casa mia” diventa linguaggio universale, accompagnato da una scenografia luminosa che scalda il Maradona.

Il gran finale è tutto da vivere. “E to giur t stag ancor aspettan”, cantano i presenti tra le lacrime e i sorrisi. Anche quando l’amore finisce, resta la bellezza del viaggio. Come quello di questi ragazzi bergamaschi, partiti da Bergamo Alta e approdati a Napoli, dove hanno saputo parlare al cuore della città. In napoletano.

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