l'editoriale
Cerca
Curiosità
02 Luglio 2025 - 23:00
Le radici del velo risalgono all'antica Grecia, dove veniva utilizzato come una forma di protezione contro gli spiriti maligni, per "scacciare" le forze oscure nel momento cruciale del matrimonio. Con il tempo, il velo ha evoluto il suo significato, diventando un simbolo di status per le classi più alte. Le nobildonne, infatti, lo indossavano come segno di ricchezza e prestigio, scegliendo modelli fatti a mano, spesso con materiali pregiati.
Nel corso dei secoli, il velo è stato strettamente associato alla purezza e alla castità della sposa. Per molto tempo, le donne che si sposavano per la seconda volta non potevano indossarlo, né tantomeno il bianco, come se il velo fosse esclusivo per chi si sposava per la prima volta, rappresentando la verginità e l’innocenza della donna.
Con l’industrializzazione, il velo è diventato più accessibile e ha cominciato ad entrare nei matrimoni di massa. Tuttavia, il significato simbolico di purezza non è sempre stato rispettato. Negli ultimi decenni, il velo è diventato più un elemento glamour che un simbolo di castità, con la sua adozione anche da parte di celebrietà e reali che hanno rielaborato il tradizionale concetto. Un esempio notevole è il matrimonio di Angelina Jolie e Brad Pitt nel 2014, quando Angelina indossò un velo ricamato con i disegni dei suoi figli, portando una nuova interpretazione del velo come simbolo di amore e famiglia piuttosto che solo di pudore.
Il velo da sposa continua a essere un accessorio fondamentale, capace di donare un tocco teatrale e romantico all'abito. Sebbene le sue radici siano legate a tradizioni millenarie, oggi è diventato un simbolo di eleganza e di personalizzazione del matrimonio, che ogni sposa può adattare a propria visione. Il velo è ormai una parte imprescindibile della cultura nuziale, capace di abbinarsi perfettamente a qualsiasi stile di cerimonia, che sia tradizionale o moderna.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..