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Saldi estivi

Saldi estivi 2025 al via oggi: sconti più alti, ma occhio alle fregature

Tra cartellini, fondi di magazzino e diritti del consumatore, ecco il vademecum per evitare brutte sorprese

Saldi estivi 2025 al via oggi: sconti più alti, ma occhio alle fregature

Saldi estivi 2024

Oggi, sabato 5 luglio, partono ufficialmente i saldi estivi 2025 in tutta Italia, con l'eccezione delle province autonome di Trento e Bolzano, che seguono un calendario diverso. Secondo i dati dell’Unione Nazionale Consumatori, quest’anno gli sconti medi risultano più alti rispetto all’estate 2024, allineandosi a quelli registrati durante gli ultimi saldi invernali.

Sconti in crescita: i dati nel dettaglio

La riduzione media dei prezzi per il comparto abbigliamento e calzature è del 19%, invariata rispetto a gennaio ma in crescita di quasi un punto rispetto a luglio scorso.
Gli indumenti sono i protagonisti dei ribassi: -20,8%, in aumento rispetto all’estate 2024. Seguono le calzature con -17,6%, mentre gli accessori (come cravatte, cinture, guanti) segnano lo sconto più basso: -8,3%, comunque in risalita rispetto all’anno scorso.

Dieci consigli per comprare senza sorprese

Con l’inizio degli sconti, l’Unione Nazionale Consumatori rilancia il consueto decalogo anti-fregature, utile soprattutto a chi si fa prendere troppo dall’entusiasmo del prezzo tagliato.

1. Confrontare sempre i prezzi. Mai fermarsi al primo negozio: un confronto mirato può fare la differenza.
2. Avere le idee chiare. Fare una lista di ciò che serve aiuta a evitare acquisti inutili.
3. Stabilire un budget. Imporsi un tetto massimo aiuta a non pentirsi degli acquisti.
4. Occhio alla vetrina. Prezzo vecchio, sconto e nuovo prezzo devono essere chiari. Attenzione anche alla distinzione tra merce in saldo e nuova collezione.
5. Diffidare degli sconti over 50%. Ribassi troppo alti nascondono spesso fondi di magazzino o prezzi gonfiati.
6. Niente fondi di magazzino. La merce deve essere realmente di fine stagione.
7. Prova dei capi. Non è obbligatoria: dipende dalla politica del negozio. Diffidare se viene richiesto un acconto per provarli.
8. Cambio merce. Non è un diritto nei negozi fisici (tranne in caso di difetti).
9. Garanzia anche sui saldi. I capi difettosi si possono cambiare: il termine per segnalare il difetto non è più di due mesi, ma l’azione si prescrive in 26 mesi.
10. Pos obbligatorio. Nessuno può rifiutare un pagamento elettronico, a meno che non ci siano guasti oggettivi.

I saldi sono un’occasione per risparmiare, ma anche un momento in cui è facile lasciarsi incantare. Meglio fare shopping con la testa – e magari con il decalogo alla mano.

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