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riscaldamento globale

Clima caldo, fertilità in pericolo: il caldo estremo incide sulla possibilità di fare figli

L’aumento delle temperature globali incide sulla salute riproduttiva, danneggiando spermatozoi e ovociti e portando a un calo delle nascite

Clima caldo, fertilità in pericolo: il caldo estremo incide sulla possibilità di fare figli

Immagine di repertorio

L'aumento delle temperature estive, che raggiungono e superano i 40 gradi, sta incidendo pesantemente sulla fertilità umana, danneggiando la qualità e la quantità degli spermatozoi e riducendo la riserva ovarica nelle persone con utero. I cambiamenti climatici, le ondate di calore e l'inquinamento atmosferico sono sempre più associati a un peggioramento della salute riproduttiva. Lo conferma un recente rapporto dell'Eshre, il congresso europeo di embriologia e medicina della riproduzione in corso a Parigi, che esplora le implicazioni dei climi estremi sulla procreazione.

Alberto Vaiarelli, ginecologo e coordinatore del centro Genera di Roma, spiega come anche un aumento di un grado della temperatura a livello testicolare possa influenzare negativamente la qualità del seme. Il cambiamento climatico, dunque, non solo minaccia l'ambiente ma mette a rischio la sopravvivenza della specie umana, favorendo il declino della fertilità, già in calo per molte coppie a causa di ritmi di vita frenetici, lavoro e stress.

A questi fattori si aggiunge il calo di natalità, che continua a preoccupare anche per la difficoltà di accesso a trattamenti di procreazione assistita, nonché per il calo delle donazioni di ovociti, con il fenomeno che si aggrava in tutta Europa. In Italia, l'infertilità è un problema sempre più sentito, non solo per motivi biologici ma anche per scelte individuali, con milioni di coppie che rimangono senza figli per mancanza di desiderio o opportunità.

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