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ESTATE & VIAGGI

Vacanze al capolinea: 8,4 milioni di italiani rinunciano a partire

Prezzi alle stelle, stipendi fermi e imprevisti economici: per molti, l’estate 2025 si vive sul balcone. Ma c’è chi parte… grazie alle rate

Vacanze al capolinea: 8,4 milioni di italiani rinunciano a partire

«Quest’anno restiamo a casa». È una frase che, in queste settimane, milioni di italiani si stanno ripetendo. Non per scelta, ma per necessità. Secondo un’indagine realizzata da Facile.it in collaborazione con EMG Different, oltre 8,4 milioni di persone non andranno in vacanza quest’estate. Di queste, quasi 7 su 10 (69%) lo fanno perché non possono permetterselo.

Una rinuncia amara, soprattutto in un Paese come l’Italia, dove il mare, la montagna, i borghi e le isole rappresentano più di una semplice meta: sono un rituale, un diritto conquistato con un anno di fatica. Ma oggi, per molti, restano fuori portata. I costi sono diventati insostenibili: tra trasporti e alloggio, chi parte spenderà in media 918 euro a testa. Tradotto in cifre familiari, una famiglia di tre persone deve mettere a budget almeno 2.700 euro, senza contare pranzi, cene, gelati e biglietti d’ingresso.

Così, mentre c’è chi sospira guardando le offerte last minute, altri chiedono un prestito personale pur di partire. Nei primi cinque mesi dell’anno, secondo i dati di Facile.it e Prestiti.it, sono stati erogati 220 milioni di euro solo per finanziare viaggi e vacanze. L’importo medio richiesto? Oltre 5.500 euro, da restituire in quattro anni.

Chi può, approfitta di soluzioni più leggere: pagamenti a rate con PayPal, carte “Buy Now Pay Later”, o piccoli finanziamenti online per diluire la spesa in tre comode tranche. L’idea di “vacanza a rate” fa storcere il naso a qualcuno, ma per altri è l’unico modo per non rinunciare del tutto a una pausa.

A restare a casa saranno soprattutto gli over 65: nella fascia d’età tra i 65 e i 74 anni, il 23% rinuncerà alla vacanza (contro una media nazionale del 19%). Sul piano geografico, la fetta più ampia di chi dice addio all’estate fuori porta si trova nel Nord-Ovest del Paese.

Le motivazioni sono varie, ma in cima c’è sempre lui: il portafoglio. Il 48% degli italiani che non partiranno non è riuscito a risparmiare, stretto tra bollette, mutui, spese scolastiche e un’inflazione che non dà tregua. Il 20%, invece, afferma che i prezzi di voli, hotel e pacchetti vacanza sono diventati semplicemente inaccessibili. E poi ci sono gli imprevisti: circa 1,5 milioni di persone hanno dovuto cancellare i piani a causa di una difficoltà economica improvvisa, spesso legata al lavoro.

Non tutti restano a casa solo per soldi. C’è anche chi ha scelto di rimandare le ferie a un altro periodo dell’anno (16%), chi resta per accudire un animale domestico (10%) o chi vuole stare vicino a un familiare anziano (circa 380.000 italiani). Una minoranza, ma che racconta di un’Italia che mette spesso gli affetti prima del relax.

«Pianificare per tempo, anche con un finanziamento, può essere una soluzione intelligente», spiegano da Facile.it. «Negli ultimi anni, il rapporto degli italiani con il credito al consumo è cambiato: oggi viene vissuto più come uno strumento di programmazione economica che come un rischio». L’importante, sottolineano, è affidarsi sempre a canali ufficiali e utilizzare questi strumenti con consapevolezza.

Alla fine, la vacanza resta quello che dovrebbe essere: un diritto, non un lusso. Eppure, per sempre più italiani, anche solo una settimana al mare sta diventando un miraggio. Si resta a casa, si guarda il meteo, si spera almeno in un po’ di sole sul balcone. Oppure si sogna di partire il prossimo anno, magari pagando a rate. Ma intanto, l’estate è già cominciata. E per 8,4 milioni di persone, è cominciata… da casa.

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