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Nuove regole
10 Luglio 2025 - 10:15
Dal gate all’aereo senza mostrare la carta d’identità. Succede in Italia, ed è una novità che riguarda milioni di passeggeri: non sarà più necessario esibire un documento al momento dell’imbarco su voli nazionali e Schengen. Una piccola rivoluzione firmata ENAC, che ha deciso di semplificare le procedure di controllo, ridurre le attese e “normalizzare” l’esperienza aeroportuale, avvicinandola a quella ferroviaria.
Una misura già testata – ad esempio su un volo Ryanair da Bergamo a Minorca lo scorso 6 luglio – e ora destinata ad allargarsi a tutte le partenze dall’Italia verso Paesi dell’area Schengen. Il provvedimento, approvato anche dal ministero dell’Interno, modifica il Programma nazionale per la sicurezza dell’aviazione civile: niente più confronto tra il nome sulla carta d’imbarco e quello sul documento d’identità. Basterà esibire la boarding pass, cartacea o digitale.
La decisione dell’ENAC nasce da una considerazione chiave: il secondo controllo, quello che si effettuava al gate per verificare l’identità dei passeggeri, è ormai considerato superfluo. La sicurezza viene comunque garantita dai controlli precedenti – metal detector, screening dei bagagli, gate vigilati – e da misure “visibili e non visibili” presenti negli aeroporti.
«Gli aeroporti sono luoghi protetti. Era il momento di equiparare il viaggio in aereo a quello in treno», ha dichiarato al Corriere della Sera il presidente di ENAC, Pierluigi Di Palma. «Togliendo l’obbligo, ci si imbarca più velocemente».
Cosa cambia per chi vola
La novità si applica a tutti i voli interni e a quelli diretti verso i Paesi dell’area Schengen: quindi quasi tutta l’Unione Europea (esclusi Irlanda e Cipro), più Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein. Chi vola verso Paesi extra-Schengen continuerà invece a dover esibire un documento valido.
Attenzione: la carta d’identità non va lasciata a casa. Anche se il controllo al gate sparisce, il documento può sempre essere richiesto dalle forze dell’ordine per verifiche a campione. Inoltre, è necessario per fare il check-in in aeroporto e ovviamente per il rientro in Italia dai Paesi che non adottano lo stesso sistema.
Il ministero dell’Interno potrà mantenere i controlli su alcune tratte specifiche – ad esempio quelle verso la Francia – considerate sensibili in chiave immigrazione.
La nuova norma si inserisce in una più ampia strategia di semplificazione dell’esperienza aeroportuale. A Linate e a Catania, ad esempio, è già attivo il faceboarding: un sistema di riconoscimento facciale che consente di superare controlli e gate mostrando solo il volto.
Secondo le stime, entro la fine del 2025 saranno oltre 51 milioni i passeggeri che potranno beneficiare di queste novità. Nel 2026 si salirà a 92 milioni.
Il cielo europeo si fa un po’ più snello. E i documenti, almeno al gate, possono restare in tasca.
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