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10 Luglio 2025 - 18:25
Con l’arrivo del caldo estivo, molti si pongono la stessa domanda: meglio accendere il condizionatore o il deumidificatore? Entrambi migliorano il comfort degli ambienti interni, ma lo fanno in modo diverso e con impatti molto diversi sulla bolletta elettrica. Capire quanto consumano e come funzionano può fare la differenza tra una scelta consapevole e una spesa evitabile.
Il condizionatore abbassa la temperatura e rimuove l’umidità, rendendo l’aria fresca e secca. Il deumidificatore, invece, si limita a rimuovere l’umidità in eccesso, senza raffreddare l’ambiente. Anzi, può addirittura riscaldarlo leggermente, a causa del calore prodotto durante il funzionamento.
La differenza tecnica principale è nella struttura:
Il condizionatore consuma in media tre volte più energia rispetto a un deumidificatore, questo perché per raffreddare l’aria è necessaria più energia che semplicemente ridurne l’umidità.
Ad esempio: un deumidificatore domestico consuma circa 300 watt all’ora; un condizionatore split da 9000 BTU consuma circa 800 watt all’ora. Considerando 5 ore di utilizzo al giorno per 90 giorni (450 ore totali), il consumo sarà 135 kWh per il deumidificatore, 360 kWh per il condizionatore. A prezzi medi attuali dell’energia elettrica (0,25 €/kWh), si parla di circa 33,75 euro per il deumidificatore e 90 euro per il condizionatore.
Quando scegliere l’uno o l’altro?
Il deumidificatore è ideale in ambienti già freschi ma umidi, come cantine, seminterrati o case di montagna. Perfetto se si soffre di muffa o si vuole migliorare la qualità dell’aria senza abbassare troppo la temperatura.
Il condizionatore è invece necessario in appartamenti esposti al sole, piani alti o città molto calde, dove abbassare la temperatura è fondamentale. Spesso può essere usato anche in modalità “dry”, cioè solo deumidificazione, risparmiando energia.
Il condizionatore costa di più all’acquisto, soprattutto se si opta per i modelli fissi con installazione a parete. Il deumidificatore ha un costo di ingresso più basso.
Anche la manutenzione incide: i filtri dei condizionatori vanno puliti spesso e, nei modelli fissi, servono controlli periodici da parte di tecnici. I deumidificatori richiedono invece una manutenzione più semplice e casalinga.
Per valutare correttamente i consumi, è sempre bene consultare l’etichetta energetica dell’apparecchio, che indica classe energetica, consumi annui e altre specifiche.
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