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Il mondo gira a energia solare: raddoppiano gli impianti fotovoltaici

Crescono gli impianti e calano i costi. Anche l’Italia tra i Paesi leader della transizione

Il mondo gira a energia solare: raddoppiano gli impianti fotovoltaici

Mentre leggete queste righe, da qualche parte nel mondo è stato installato un nuovo impianto fotovoltaico. Forse su un tetto in Australia, tra i campi agricoli dell’India, oppure in un deserto cinese. Il punto è che il fotovoltaico cresce così rapidamente da sfidare ogni previsione: nel solo 2024, gli impianti solari hanno generato il 7% dell’elettricità globale, in netto aumento rispetto al 5% dell’anno precedente. Un raddoppio quasi inedito nella storia delle tecnologie energetiche.
E l’Italia non è rimasta a guardare: il 41% dell’elettricità consumata lo scorso anno proveniva da fonti rinnovabili e quasi un terzo da impianti solari.

Nel 2009, l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) aveva previsto che il mondo avrebbe raggiunto i 244 gigawatt di capacità solare cumulativa solo nel 2030. È successo nel 2015, con quindici anni di anticipo. Oggi, servono in media 24 ore per aggiungere un gigawatt di capacità: vent’anni fa, ne serviva uno intero. Una crescita favorita da prezzi abbordabili, manutenzione semplificata e domanda in aumento. La spinta iniziale al mercato del solare è arrivata dai sussidi europei (in particolare dalla Germania), ma è stata la Cina a trasformare la domanda in un impero industriale. Oggi Pechino è il primo esportatore mondiale di pannelli solari e uno dei principali installatori.

Le ragioni non sono solo ambientali: produrre energia da sole e vento è ormai più conveniente che farlo con carbone, petrolio o gas. Ma soprattutto, il solare, a differenza dei combustibili fossili, non dipende da mercati instabili o da relazioni geopolitiche complesse. In Italia, l’espansione del fotovoltaico si sta facendo strava, ma non mancano delle criticità. L’adeguamento delle reti elettriche, ancora pensate per una produzione centralizzata, è lento e complesso. Per di più, in alcune zone rurali si sono sollevate preoccupazioni per la sostituzione dei campi agricoli con distese di pannelli, spesso per via di incentivi più convenienti rispetto alla produzione di cibo. Resta però il dato: l’Italia è tra i Paesi con la più alta quota di elettricità da fotovoltaico in Europa.

Anche dove la politica sembra voler tornare indietro — come negli Stati Uniti, dove la nuova amministrazione Trump ha iniziato a smantellare gli incentivi del governo Biden — il mercato del solare non perde colpi. I costi restano bassi, le tecnologie migliorano, e la domanda globale resta molto alta. Il solare, una volta nicchia sperimentale, è oggi una colonna portante del sistema energetico globale.

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