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Scienza felina
15 Luglio 2025 - 13:25
Se ci sono delle creature in questo mondo, che sono tra le più curiose, sono sicuramente i gatti. Sentono un rumore, corrono subito a vedere cosa succede, annusano di tutto per capire che tipo di odore è, a volte, ma giusto un paio di volte, si improvvisano scienziati scoprendo virus che gli esseri umani non avrebbero mai scoperto. Quest'ultima situazione è capitata a Pepper, un gatto nero che ha aiutato il suo padrone e ricercatore virologo dell'Università della Florida, John Lednicky, a identificare in una sua preda un nuovo ceppo dell'orthoreovirus.
Come scritto nell'articolo pubblicato da Lednicky e Emily DeRuyter, autrice principale, nel Microbiology Resource Announcements, l'orthoreovirus è un tipo di virus a RNA a doppio filamento che appartiene alla famiglia Reoviridae. Colpisce principalmente uccelli e mammiferi come pipistrelli, ma raramente infetta gli esseri umani. Quando lo fa, può causare sintomi lievi come encefalite, meningite e gastroenterite nei bambini, oppure essere asintomatico.
"Esistono molti tipi di orthoreovirus nei mammiferi e, al momento, non abbiamo abbastanza informazioni su questo virus appena identificato per trarre conclusioni allarmanti", spiega DeRuyter, "In passato, gli orthoreovirus nei mammiferi erano considerati virus ‘orfani’, cioè presenti nell’uomo e in altri animali ma non legati a patologie. Tuttavia, studi più recenti li hanno associati a disturbi respiratori, gastrointestinali e del sistema nervoso centrale."
Si dice che gli animali che ci scelgono (o scegliamo), finiscono per somigliarci. Un'idea che si addice per Pepper perché questa non è la prima volta che fa scoperte scientifiche: infatti, l'anno scorso, il gattino aveva scoperto il primo jeilongvirus che fino ad ora non era stato rilevato negli USA.
Lednicky, capito il potenziale dei "regali" che Pepper gli portava, ha portato il toporagno affetto dal ceppo sconosciuto dell'orthoreovirus in laboratorio, facendo la scoperta e pubblicandone le sequenze genomiche che ora i ricercatori hanno chiamato "Gainesville shrew mammalian orthoreovirus type 3 strain UF-1”.
Da questa scoperta, i ricercatori faranno delle nuove indagini per capire e scoprire se questo tipo di virus potrebbe diventare in futuro una minaccia per la salute umana, come anche detto da Lednicky nell'articolo: "dobbiamo prestare attenzione agli orthoreovirus e sapere come individuarli rapidamente".
E chissà, magari nel prossimo studio, tra gli autori ci sarà anche il nome di Pepper.
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