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Gite fuori porta

Gita a un’ora da Torino, ma attento a chi attraversa per primo: il mistero del Ponte del Diavolo di Lanzo

Tra zampate infernali e antiche difese dalla peste, il ponte racconta più di quanto sembri

Gita a un’ora da Torino, ma attento a chi attraversa per primo: il mistero del Ponte del Diavolo di Lanzo

C’è un angolo del Piemonte, a meno di un’ora da Torino, dove la pietra racconta storie antiche e il silenzio del bosco sembra custodire un segreto. È il Ponte del Diavolo di Lanzo, costruito nel 1378 per collegare il borgo alla città, ma diventato celebre per una leggenda che profuma di Medioevo, paura e ingegno popolare.

Oggi è una delle mete più suggestive per una gita fuori porta: 65 metri di lunghezza sospesi sopra la Stura di Lanzo, in una gola scavata in epoche preistoriche. Ma la bellezza del luogo non è solo naturale. È anche narrativa.

Secondo la tradizione orale, il ponte venne costruito due volte e crollò puntualmente due volte. Gli abitanti, disperati per le spese e i fallimenti, si trovarono davanti a un’offerta da brividi: il Diavolo in persona propose di erigerlo lui, in cambio dell’anima del primo che l’avrebbe attraversato.

I lanzeni accettarono. Ma al momento decisivo, invece di una persona, fecero passare un cagnolino. Il Diavolo, beffato, reagì con rabbia e colpì le rocce con violenza: da quelle zampate infernali nacquero le Marmitte dei Giganti, cavità rocciose ancora visibili dietro la cappella di San Rocco, all’ingresso del ponte.

Il ponte non è solo leggenda. Al centro si nota ancora un arco in pietra: è ciò che resta di una porta costruita nel 1564, usata per bloccare l’accesso al borgo durante le epidemie di peste. Un tempo in cui la malattia non arrivava tramite schermi o aerei, ma a piedi. E bastava una porta chiusa a salvare una comunità.

Oggi il Parco del Ponte del Diavolo è un luogo perfetto per una domenica all’aria aperta. La gola della Stura regala scorci mozzafiato, i sentieri portano a piccoli angoli di quiete, e l’atmosfera ha quel qualcosa di sospeso tra il sacro e il misterioso.

Per chi ama le leggende, la fotografia o semplicemente una camminata tra i boschi, Lanzo è una destinazione che vale il viaggio.

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