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Dalle anfore allo Spazio: storia del cibo in scatola in 5 curiosità

Dai trucchi dell'antica Roma alle scatolette spaziali: come l’ingegno umano ha imparato a conservare il cibo nel tempo.

Dalle anfore allo Spazio: storia del cibo in scatola in 5 curiosità

Dalle anfore allo Spazio: storia del cibo in scatola in 5 curiosità

Nel corso della storia, l’uomo ha sempre cercato modi per preservare gli alimenti più a lungo, senza rinunciare al gusto o alla qualità. Quella che un tempo era arte, ingegno e sperimentazione, oggi è una routine in ogni dispensa.

Scopriamo insieme i passaggi fondamentali di questa evoluzione, dalla bottiglia antica al cibo spaziale, raccontati attraverso cinque curiosità sorprendenti.

  1. Nell’antica Roma
    Già secoli fa si cercava di conservare cibi proteggendoli da aria e umidità. Si usavano pelli e ossa animali, dentro cui il midollo restava commestibile, oltre a contenitori in legno o terracotta per frutta e legumi essiccati. Olio e vino erano contenuti in anfore chiuse con tappi di stoffa. Tecniche come salagione, affumicatura e congelamento erano già note anche ai cinesi e agli egizi.

  2. Il cibo va in bottiglia
    Nel 1810, il pasticcere francese Nicolas Appert si aggiudicò un concorso bandito da Napoleone: sviluppò la “appertizzazione”, un metodo per conservare cibi in bottiglie di vetro chiuse ermeticamente e bollite. Senza conoscere i dettagli microbici, anticipò le basi della conservazione, poi spiegate da Pasteur.

  3. Il pasto dei soldati in guerra
    Nel 1812, l’inglese Peter Durand sostituì il vetro con barattoli di latta, brevettando il primo contenitore metallico per alimenti. L’anno seguente, Bryan Donkin e John Hall iniziarono la produzione industriale. Le conserve si diffusero durante la Guerra di Crimea e la Guerra civile americana. Nacquero i primi apriscatole e, nel 1866, l’iconica apertura “a chiavetta”.

  4. Scatolette per tutti i gusti
    Nel 1850, l’italiano Cesare Balena inventò la pasta d’acciughe in tubetto. Nel 1889 Francesco Cirio presentò i pomodori in scatola e, nel 1923, Pietro Sada introdusse la carne in gelatina. Nel corso del ‘900 arrivarono le versioni in latta tonde, rettangolari e cilindriche, e nel 1935 venne lanciata la prima lattina di birra.

  5. Cibo spaziale
    Dopo la Seconda guerra mondiale, il cibo in scatola conquistò il mondo: i barattoli si arricchirono di rivestimenti protettivi e chiusure a strappo. Oggi, le scatolette si sono evolute in “space food”, con alimenti in tubetto, sottovuoto o progettati per l’assenza di gravità.

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