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Così l’intelligenza artificiale decide dove andremo in vacanza

Sempre più italiani usano chatbot e algoritmi per decidere dove andare. Cresce l’uso dell’intelligenza artificiale anche tra gli over 60 e le imprese turistiche si adattano al nuovo turista digitale

Così l’intelligenza artificiale decide dove andremo in vacanza

L’intelligenza artificiale entra a pieno titolo nel turismo estivo italiano. Secondo l’Hospitality & Travel Report 2025 di Adyen, realizzato in collaborazione con Censuswide su un campione di 40.000 consumatori in 27 Paesi, il 29% degli italiani ha utilizzato strumenti basati su AI per decidere dove andare in vacanza, con un incremento del 77% rispetto al 2024.
Un dato che segnala un cambio di paradigma: non solo tra le nuove generazioni, ma anche tra utenti più maturi, l’adozione dell’intelligenza artificiale sta trasformando il modo di pianificare, prenotare e vivere l’esperienza di viaggio.

Sorprende in particolare la crescita nell’utilizzo dell’AI tra le fasce d’età più adulte. L’indagine registra un aumento del 111% tra i Boomer (over 60) e dell’85% tra gli utenti della Gen X, a dimostrazione di un’apertura sempre maggiore verso strumenti digitali in grado di semplificare le decisioni.
L’adozione dell’intelligenza artificiale non riguarda solo i consumatori. Anche le imprese turistiche stanno investendo in nuove tecnologie per restare competitive. Secondo il report, il 43% delle strutture italiane ha già integrato sistemi di ricerca basati su AI all’interno delle proprie piattaforme, e il 36% ritiene che l’automazione guidata dagli algoritmi personalizzerà radicalmente l’esperienza dell’ospite già nei prossimi mesi.

Tra le funzionalità più richieste emergono i sistemi di prenotazione e pagamento integrati, l’assistenza digitale e la personalizzazione dinamica dei servizi offerti. Obiettivi chiari: migliorare l’esperienza del cliente, ridurre i tempi di risposta e ottimizzare i tassi di conversione. A conferma di questa tendenza, anche Booking.com ha analizzato le ricerche effettuate tra gennaio e maggio 2025, con l’uso sempre più frequente dell’AI. Le località più desiderate dai viaggiatori italiani restano le mete balneari nazionali, con Tropea, Porto Cesareo, Vieste e Villasimius in cima alle preferenze. Restano stabili le presenze di Riccione, San Vito Lo Capo, Gallipoli, Rimini e Jesolo.
Sul fronte internazionale, si confermano le grandi capitali (Parigi, Londra, New York), ma crescono anche mete emergenti: Sharm El Sheikh segna un +97% di ricerche, Malaga +37%, e Saranda, in Albania, si fa notare per la sua rapida ascesa. Per i viaggi a lungo raggio, si affermano Bangkok e Bali, affiancate da città italiane come Roma, Milano, Catania e Palermo.

L’intelligenza artificiale, fino a pochi anni fa considerata un’opzione di nicchia, è oggi uno strumento diffuso che sta ridefinendo le regole del turismo moderno. Non solo facilita l’accesso all’informazione, ma diventa una leva strategica per la competitività delle imprese, che possono così intercettare in modo più efficace le esigenze dei viaggiatori.

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