l'editoriale
Cerca
Influencer
22 Luglio 2025 - 22:35
A Cuba, oggi, il Castro più chiacchierato non è Fidel, ma Sandro, il nipote influencer. In un Paese ancora segnato da blackout, carestie e migrazioni di massa, il giovane rampollo della storica famiglia rivoluzionaria incarna una Cuba che balla su TikTok, fuma sigari Habanos, guida Mercedes-Benz e sorseggia whisky nei club esclusivi. Un cambiamento che per molti è il simbolo del declino della rivoluzione, per altri una valvola di sfogo generazionale, e per altri ancora un paradosso vivente.
Classe 1992, Sandro Castro è figlio di Alexis Castro Soto del Valle, uno dei figli di Fidel Castro e di Dalia Soto del Valle. Cresciuto nel cuore della Cuba post-sovietica, ha deciso di non seguire la via della militanza, ma quella del content creator: oltre 120 mila follower su Instagram, oltre 5 mila su TikTok, contenuti leggeri, musica reggaeton, challenge, auto di lusso, feste, birra Cristal e balli virali.
Sandro è l’immagine di una Cuba che non si nasconde più, che ostenta agi e privilegi, mentre la maggior parte dei cittadini lotta per procurarsi medicinali e benzina. Nel suo locale, l’EFE Bar di Vedado, si organizzano eventi esclusivi anche durante la pandemia. Tutto il contrario della sobrietà rivoluzionaria del nonno.
Per molti cubani, Sandro rappresenta lo strappo definitivo con il passato. Come nota El País, è “uno dei simboli più potenti del declino della rivoluzione cubana”. In una nazione dove il reggaeton un tempo era criminalizzato, oggi è la colonna sonora delle sue storie Instagram. Dove Halloween era visto come infiltrazione culturale americana, Sandro si traveste da Batman.
Eppure, proprio questa ostentazione ha sollevato pesanti polemiche: mentre la popolazione affronta una crisi economica profonda, le immagini dei jet privati e delle feste del nipote del Comandante stonano e provocano rabbia. Per altri, però, potrebbe essere proprio da figure come Sandro che nascerà un cambiamento reale, magari non politico, ma culturale e sociale.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..