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Curiosità
26 Luglio 2025 - 16:00
Il 26 luglio non è un giorno qualunque per chi sogna un mondo dove tutti possano capirsi al volo, senza dizionari in tasca o traduttori simultanei. Oggi, infatti, si festeggia in tutto il mondo la Giornata dell’Esperanto, anniversario della pubblicazione dell’Unua Libro, la prima grammatica dell’allora neonata Lingvo Internacia, ideata nel 1887 da Ludwik Lejzer Zamenhof. Un’idea tanto ambiziosa quanto semplice: una lingua facile, neutrale, senza bandiere, che potesse unire popoli diversi senza che nessuno si sentisse straniero.
Chi pensa che l’esperanto sia roba da accademici o nostalgici si sbaglia di grosso. Questa lingua internazionale ha saputo lasciare il segno anche nella cultura pop. Un esempio su tutti? Il goffo e iconico Jar-Jar Binks di "Star Wars": ebbene sì, il suo strano modo di parlare prende ispirazione proprio dalla musicalità dell’esperanto (unita a un pizzico di caraibico). George Lucas, da sempre affascinato dalle lingue costruite, voleva che la galassia lontana lontana suonasse davvero… aliena, ma comprensibile. E così, l’esperanto ha fatto un piccolo cameo interstellare.
Oggi, a 138 anni dalla sua nascita, l’esperanto è tutt’altro che dimenticato. Si stima che venga parlato in più di 120 Paesi, da migliaia di appassionati che lo usano per scrivere, leggere, viaggiare e stringere nuove amicizie oltre i confini linguistici. Esiste una vasta letteratura originale, un numero crescente di corsi anche online e una community che si incontra regolarmente in eventi internazionali. Non mancano nemmeno i contenuti digitali: la Wikipedia in esperanto (Vikipedio) vanta oltre 373.000 voci, posizionandosi al 37° posto tra le enciclopedie linguistiche e al primo tra quelle scritte in lingue pianificate.
Nel suo comunicato ufficiale, la Universala Esperanto-Asocio (UEA), fondata nel 1908, ha sottolineato l’importanza dell’esperanto come strumento di comunicazione equa e pacifica in un mondo segnato da guerre, disuguaglianze, crisi ambientali e tensioni culturali. “Il multilinguismo è una risorsa, non un ostacolo”, è il messaggio lanciato a livello globale, “e l’esperanto ne è una delle più nobili incarnazioni”.
Anche il nostro Paese ha una lunga tradizione esperantista. La Federazione Esperantista Italiana (FEI), sezione italiana della UEA, è molto attiva su tutto il territorio nazionale. Organizza corsi, incontri culturali, laboratori per bambini, ma anche seminari accademici e materiali didattici per le scuole. Chi vuole avvicinarsi a questa lingua può trovare informazioni utili su www.esperanto.it o scrivere a fei@esperanto.it.
L’esperanto è facile da imparare (ha una grammatica regolare, niente verbi irregolari o eccezioni capricciose), ma soprattutto è una porta aperta sul mondo. Che tu sia un appassionato di viaggi, un linguista curioso o semplicemente un fan di "Star Wars", oggi è il giorno giusto per scoprire che una lingua pensata per unire può ancora fare molto – e parlare con tutti, da Roma a Tokyo, passando per Naboo.
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