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l'eredità
01 Agosto 2025 - 19:00
Ozzy Osbourne è morto il 22 luglio, all’età di 76 anni, lasciando dietro di sé non solo una carriera leggendaria nel mondo del rock, ma anche una fortuna stimata in 220 milioni di dollari. Il suo testamento è stato redatto con attenzione, per proteggere una famiglia allargata composta da sei figli, due ex mogli, sorelle e vari collaboratori storici. Una distribuzione articolata, pensata per tutelare i legami affettivi, il valore degli asset musicali e gli impegni filantropici dell’artista.
Al centro dell’eredità c’è Sharon Osbourne, moglie e manager, a cui spetta l’usufrutto a vita dell’intero patrimonio: immobili, diritti d’autore, royalty, investimenti internazionali e proventi del merchandising. Sarà lei a gestire ogni aspetto economico e simbolico dell’eredità del marito, mantenendone viva la memoria artistica.
Alla morte di Sharon, l’intero patrimonio passerà ai tre figli della coppia: Aimee, Kelly e Jack, in parti uguali. La distribuzione sarà però soggetta a regole precise. In particolare, per Aimee Osbourne, da sempre lontana dalla vita pubblica e dai riflettori, è previsto un trust con pagamenti scaglionati, fino al raggiungimento dei 50 anni, quando riceverà la sua quota completa. I figli del primo matrimonio, Jessica, Louis ed Eliot, non sono stati esclusi del tutto, pur non figurando tra i beneficiari diretti. Potrebbero avere un ruolo nella gestione dei beni comuni e dei diritti discografici, insieme alle sorelle di Ozzy, Gillian e Jean. La situazione, complessa e articolata, potrebbe anche dar luogo a futuri contenziosi ereditari, già ipotizzati da alcuni media britannici.
Tra gli asset più rilevanti figurano la residenza storica di Hancock Park a Los Angeles, una proprietà in California e una nel Buckinghamshire, diritti musicali su oltre 175 milioni di dischi venduti, quote di investimenti tecnologici come Metal Casino, e i residui dei ricavi del celebre reality The Osbournes. Secondo quanto trapelato, Kelly Osbourne erediterà parte della villa di famiglia, mentre Jack riceverà un’altra casa in California e una quota dei diritti editoriali dell’intero catalogo artistico.
L’ultimo gesto di generosità è legato al concerto d’addio dei Black Sabbath a Birmingham: circa 190 milioni di dollari saranno destinati a fondazioni per la ricerca sul Parkinson, all’ospedale pediatrico di Birmingham e all’Acorn Hospice, centro di assistenza per malati terminali.
A garantire il rispetto delle volontà testamentarie sono stati nominati esecutori Sharon, Kelly e Jack Osbourne, chiamati a custodire non solo una ricchezza finanziaria, ma anche un lasciato culturale e personale che ha segnato la storia della musica rock.
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