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Tendenze dell'estate

Estate 2025: il mare in modalità silenziosa è la nuova (strana) tendenza balneare

Altro che musica e racchettoni: spopolano le spiagge dove si parla sottovoce, come in una biblioteca. Ecco dove trovarle

Estate 2025: il mare in modalità silenziosa è la nuova (strana) tendenza balneare

C’è chi va al mare per socializzare, chi per giocare e chi… vuole solo stare zitto. In silenzio. Senza altoparlanti, senza grida da tuffo olimpionico, senza discussioni da ombrellone e senza nemmeno il classico “mi passi la crema?”. Perché nel 2025 la nuova frontiera del relax balneare è la spiaggia dove non si può parlare. O meglio, dove si può farlo solo sottovoce. Tipo biblioteca, ma con la sabbia.

Prima in Toscana e Puglia, poi in Liguria, Sicilia e persino Lombardia, sulle rive del lago di Como. Sono nati i cosiddetti “bagni silenziosi”, dove il regolamento impone decibel bassi, musica inesistente, giochi banditi e cellulari in modalità silenziosa. Il massimo della trasgressione è sentire il rumore del vento tra gli ombrelloni.

Un'idea che piace, pare. Perché al di là dell’effetto “spa”, è anche un modo per riscoprire la natura e prendersi una pausa dal chiacchiericcio costante. Ma la domanda è: non si sta esagerando un po’? Quanto tempo passerà prima che qualcuno proponga anche una zona silenziosa al bar sulla spiaggia o nel parcheggio?

Silenzio, parla la moda

La verità è che il silenzio è diventato cool, persino Instagram-friendly. Un paradosso per chi vive di selfie e reels. Ma forse anche un segnale di stanchezza collettiva. Non tanto del mare, quanto del “rumore” sociale. Del dover sempre dire qualcosa. Così ora il must dell’estate diventa ascoltare le onde e respirare forte. Senza interrompere nessuno.

Certo, non è per tutti. Le famiglie con bambini piccoli, per esempio, potrebbero trovare qualche difficoltà. Come si fa a spiegare a un bimbo che non può ridere in acqua? O che non può giocare con la palla? Ma le regole ci sono e vanno rispettate. Anche se fanno discutere.

E nel resto del mondo? Le regole bizzarre sulle spiagge abbondano: vietato fare pipì in mare (sì, a Vigo e Malaga), vietato il topless a Dubai, vietato fumare a Miami Beach, vietati i tatuaggi in Giappone, vietati i selfie a Phuket vicino all’aeroporto (per motivi di sicurezza, dicono). E poi ci sono i cartelli fake di Maiorca, affissi dai residenti per tenere lontani i turisti inglesi: “Meduse”, “Acque contaminate”, “Spiaggia a 2 ore a piedi” – quando era a 100 metri.

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