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04 Agosto 2025 - 21:35
L’estate 2025 si sta rivelando particolarmente critica sul fronte degli incendi. Negli ultimi giorni, il fuoco ha colpito duramente diverse aree del Sud Italia: in Sicilia è stata devastata la Riserva naturale dello Zingaro, mentre in Sardegna le fiamme hanno raggiunto alcune tra le spiagge più note come Punta Molentis e la costa di Orosei, cancellando circa 100 ettari di vegetazione tipica mediterranea.
Secondo i dati raccolti da Copernicus EFFIS (European Forest Fire Information System), tra il 1° gennaio e il 22 luglio 2025 in Italia sono andati in fumo 33.403 ettari di territorio, ben 14.000 in più rispetto alla media dello stesso periodo tra il 2006 e il 2024 (pari a 19.095 ettari). Da inizio anno si sono già verificati 247 incendi, e se il trend dovesse proseguire con questa intensità, il 2025 rischia di diventare l’anno peggiore per estensione e frequenza degli incendi boschivi.
In caso di avvistamento di un incendio, la prima regola è mettersi in salvo, allontanandosi dal pericolo. Una volta al sicuro, è fondamentale avvisare le autorità il prima possibile. I numeri da chiamare sono:
1515: servizio gratuito attivo 24 ore su 24 del Corpo Forestale, specifico per incendi e emergenze ambientali
115: Vigili del Fuoco
112: Numero Unico Europeo per le emergenze
Le informazioni da fornire devono essere chiare e dettagliate: posizione esatta del rogo, comune e provincia, presenza di persone sul posto e condizioni ambientali (presenza di vento, materiali infiammabili ecc.). Non chiudere la chiamata finché non è l’operatore a farlo.
Il fuoco, alimentato da caldo estremo e vento, può propagarsi in pochi minuti e diventare incontrollabile. Segnalare l’incendio tempestivamente permette ai soccorsi di intervenire più rapidamente, contenendo i danni a persone, animali e ambiente.
Inoltre, conoscere i comportamenti corretti da adottare durante un incendio è importante anche per evitare azioni pericolose o controproducenti. Un'informazione diffusa tra i cittadini può fare la differenza nei momenti critici.
Molti incendi non sono accidentali: spesso vengono appiccati volontariamente per interessi legati alla speculazione edilizia, all’agricoltura intensiva o al bracconaggio. Questi atti rappresentano un reato penale e devono essere denunciati immediatamente alle autorità competenti attraverso i numeri d’emergenza.
Chiunque sia testimone di comportamenti sospetti può contribuire a fermare questo fenomeno, aiutando le Forze dell’Ordine a individuare i responsabili.
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