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"Volevo solo mio padre, non la leggenda" parla la figlia di Freddie

La figlia segreta di Freddie Mercury rompe il silenzio in un libro in uscita a settembre, raccontando il legame speciale con il frontman dei Queen e la difficoltà di condividerlo con il mondo

"Volevo solo mio padre, non la leggenda" parla la figlia di Freddie

«Non volevo condividere mio padre con il mondo intero». Con queste parole, “B” – la donna che si presenta come la figlia segreta di Freddie Mercury – racconta per la prima volta la propria storia in Love, Freddie, il libro che uscirà a settembre e che ripercorre anche il loro rapporto.

B spiega di aver vissuto il lutto in solitudine: «Dopo la sua morte ho dovuto affrontare attacchi, falsi ritratti di lui e la sensazione che ormai appartenesse a tutti. Ho pianto mio padre, mentre i fan di tutto il mondo piangevano Freddie. A 15 anni non è facile. Ho dovuto crescere senza di lui e affrontare i momenti più importanti senza il suo sostegno. Per 30 anni ho costruito la mia vita e la mia famiglia, sapendo che non sarebbe stato lì a condividere le nostre gioie. Mentre il mondo reinterpretava la sua vita e la sua musica, io avevo bisogno di tenerlo per me».

La decisione di parlare è arrivata solo dopo aver saputo che Mary Austin – ex compagna e amica storica di Mercury, nonché erede di gran parte della sua fortuna – avrebbe negato di sapere della sua esistenza. «Sono devastata dalla sua risposta. Per 34 anni la verità su Freddie è stata distorta e riscritta, e lei non ha detto nulla. Non ha ancora letto il libro eppure ha fatto questa affermazione. Non capisco il perché».

Secondo il racconto di B, sarebbe nata nel 1976 dalla relazione tra Mercury e la moglie di un caro amico. Pur senza rendere pubblica la verità, il cantante si sarebbe sempre preso cura di lei. La rivelazione ha colto di sorpresa i fan del leader dei Queen. Nel primo capitolo del libro, B include una lettera scritta di suo pugno: «Freddie Mercury era ed è mio padre. Abbiamo avuto un rapporto stretto e affettuoso dal giorno della mia nascita fino agli ultimi quindici anni della sua vita. Mi adorava e mi ha amata come un bene prezioso».

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