l'editoriale
Cerca
Natura
20 Agosto 2025 - 11:20
La natura europea è in emergenza e le istituzioni corrono ai ripari. Oltre 1600 specie animali e vegetali rischiano di scomparire per sempre dal nostro continente, spingendo il Parlamento europeo ad adottare misure drastiche per invertire questa tendenza allarmante.
NUMERI CHE FANNO PAURA
I dati sono allarmanti: secondo gli esperti dell'Unione internazionale per la conservazione della natura, ben 1677 specie europee su un totale di oltre 15mila sono considerate in via d'estinzione. Una vera e propria strage silenziosa che sta colpendo mari, fiumi, boschi e campagne del nostro continente.
I più colpiti? Gli animali che vivono in acqua dolce: quasi 6 vongole e lumache su 10 sono a rischio, così come 4 pesci su 10. Ma anche gli alberi che crescono solo in Europa stanno male: più della metà è in pericolo, compresi quelli che vediamo nei nostri parchi come l'ippocastano.
La situazione, inoltre, tocca tutti gli ambienti. Nelle nostre campagne, 1 anfibio su 4 e 1 rettile su 5 sono minacciati. Tra i mammiferi europei più a rischio ci sono animali che molti conoscono solo dai documentari, come la foca monaca del Mediterraneo e l'orso polare, ma anche altri più vicini a noi come il visone europeo.
Particolarmente grave è la crisi di api e farfalle: anche se le percentuali sembrano più basse (9% per entrambe), la loro scomparsa avrebbe conseguenze drammatiche. Senza di loro, molte piante non potrebbero riprodursi e la nostra agricoltura entrerebbe in crisi.
E purtroppo il pericolo non è così lontano come si potrebbe pensare: dal 2015 risultano già scomparse 36 specie europee. Tra queste, molti pesci dei nostri fiumi e laghi, piccoli molluschi e persino alcuni fiori. Nei secoli passati avevamo già perso animali più grandi, come l'uro, un bue selvatico gigante, e il prolago sardo.
L'EUROPA DICE BASTA: NUOVE REGOLE PER TUTTI
Di fronte a questo disastro ambientale, le istituzioni europee hanno deciso di passare dalle parole ai fatti. Nel 2024 sono state approvate nuove norme che obbligano tutti i Paesi dell'Unione a impegnarsi concretamente per salvare la natura. Non si tratta più di semplici raccomandazioni che ciascun governo può scegliere se seguire o meno. Ora ci sono regole precise e obbligatorie: ogni Paese deve ripristinare gli habitat naturali e proteggere le specie in pericolo, altrimenti rischia sanzioni.
Salvare la biodiversità non è solo una questione di ambientalisti o scienziati: riguarda la vita di tutti noi. Gli ecosistemi sani ci garantiscono aria pulita, acqua potabile, cibo e persino il clima stabile di cui abbiamo bisogno. Il successo di questa grande operazione di salvataggio dipenderà da quanto saremo bravi a cambiare il nostro modo di vivere e di pensare la natura. Non più qualcosa di separato da noi, ma parte integrante della nostra società e della nostra economia.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..