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Biodiversità in pericolo: 1677 specie europee sono a rischio estinzione

Oltre 1600 specie europee rischiano l'estinzione: da pesci e farfalle agli alberi dei parchi. L'UE approva nuove regole obbligatorie per salvare la natura entro il 2030

Biodiversità in pericolo: 1677 specie europee sono a rischio estinzione

La natura europea è in emergenza e le istituzioni corrono ai ripari. Oltre 1600 specie animali e vegetali rischiano di scomparire per sempre dal nostro continente, spingendo il Parlamento europeo ad adottare misure drastiche per invertire questa tendenza allarmante.

NUMERI CHE FANNO PAURA
I dati sono allarmanti: secondo gli esperti dell'Unione internazionale per la conservazione della natura, ben 1677 specie europee su un totale di oltre 15mila sono considerate in via d'estinzione. Una vera e propria strage silenziosa che sta colpendo mari, fiumi, boschi e campagne del nostro continente.

I più colpiti? Gli animali che vivono in acqua dolce: quasi 6 vongole e lumache su 10 sono a rischio, così come 4 pesci su 10. Ma anche gli alberi che crescono solo in Europa stanno male: più della metà è in pericolo, compresi quelli che vediamo nei nostri parchi come l'ippocastano.

La situazione, inoltre, tocca tutti gli ambienti. Nelle nostre campagne, 1 anfibio su 4 e 1 rettile su 5 sono minacciati. Tra i mammiferi europei più a rischio ci sono animali che molti conoscono solo dai documentari, come la foca monaca del Mediterraneo e l'orso polare, ma anche altri più vicini a noi come il visone europeo.

Particolarmente grave è la crisi di api e farfalle: anche se le percentuali sembrano più basse (9% per entrambe), la loro scomparsa avrebbe conseguenze drammatiche. Senza di loro, molte piante non potrebbero riprodursi e la nostra agricoltura entrerebbe in crisi.

E purtroppo il pericolo non è così lontano come si potrebbe pensare: dal 2015 risultano già scomparse 36 specie europee. Tra queste, molti pesci dei nostri fiumi e laghi, piccoli molluschi e persino alcuni fiori. Nei secoli passati avevamo già perso animali più grandi, come l'uro, un bue selvatico gigante, e il prolago sardo.

L'EUROPA DICE BASTA: NUOVE REGOLE PER TUTTI
Di fronte a questo disastro ambientale, le istituzioni europee hanno deciso di passare dalle parole ai fatti. Nel 2024 sono state approvate nuove norme che obbligano tutti i Paesi dell'Unione a impegnarsi concretamente per salvare la natura. Non si tratta più di semplici raccomandazioni che ciascun governo può scegliere se seguire o meno. Ora ci sono regole precise e obbligatorie: ogni Paese deve ripristinare gli habitat naturali e proteggere le specie in pericolo, altrimenti rischia sanzioni.

Salvare la biodiversità non è solo una questione di ambientalisti o scienziati: riguarda la vita di tutti noi. Gli ecosistemi sani ci garantiscono aria pulita, acqua potabile, cibo e persino il clima stabile di cui abbiamo bisogno. Il successo di questa grande operazione di salvataggio dipenderà da quanto saremo bravi a cambiare il nostro modo di vivere e di pensare la natura. Non più qualcosa di separato da noi, ma parte integrante della nostra società e della nostra economia.

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