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“M’illumino d’incanto”: a Verzuolo il festival che fa rivivere la prima scintilla d’Italia

Dal 18 al 21 settembre percorsi al buio, magie e piatti storici per celebrare il 1882, quando il paese accese per primo la luce elettrica

“M’illumino d’incanto”: a Verzuolo il festival che fa rivivere la prima scintilla d’Italia

Fonte: Facebook

Una scintilla di luce per celebrare la memoria. È questo lo spirito di “M’illumino d’incanto”, la rassegna culturale ideata dal Comune di Verzuolo con la Fondazione CRS, che dal 18 al 21 settembre animerà il paese con tre appuntamenti tra musica, teatro, storia e suggestione.

Il filo conduttore è un fatto storico poco noto ma straordinario: nel settembre 1882 Verzuolo fu il primo comune d’Italia a sperimentare l’illuminazione pubblica elettrica. Da qui prende vita una narrazione poetica sul rapporto tra luce e buio e su come l’arrivo dell’elettricità abbia trasformato non solo il paesaggio urbano, ma anche la vita quotidiana e la percezione interiore della notte.

L’evento centrale sarà sabato 20 settembre, con “Notte di Luce – Quando a Verzuolo una scintilla cambiò la storia”. A partire dalle 20.30, i partecipanti partiranno dall’Antica Parrocchiale per un cammino verso il Castello. Un percorso al buio, senza elettricità, illuminato solo da stelle, lanterne e intuizione, per rivivere il mistero della notte di un tempo.

Lungo la strada prenderanno vita cinque figure simbolo della storia verzuolese – Giuseppe Siccardi, Giuseppe di Rovasenda, Alessandra Boarelli, Luigi Burgo e Vincenzo Cima – accompagnate da altrettanti piatti legati alle loro epoche o personalità: bonet, torta ’d ravisce, pane del re, mele in crosta di pane e fichi secchi con noci. La partecipazione è gratuita, ma limitata a 150 persone (tre gruppi da 50). Prenotazione obbligatoria su www.monasterodellastella.it. Prevista navetta da piazza Willy Burgo.

La rassegna si aprirà giovedì 18 settembre alle 21 a Palazzo Drago con un concerto-spettacolo dal sapore unico: l’illusionismo di Antonio Casanova incontrerà il pianoforte a quattro mani di Marco Sollini e Salvatore Barbatano. La scena sarà rischiarata solo da candele, per creare un’atmosfera sospesa tra sogno e incanto.

Il pubblico sarà guidato in un viaggio musicale che spazierà da Fauré e Debussy fino alle colonne sonore di John Williams, con un tocco di fantasia in stile Harry Potter. Anche in questo caso l’ingresso è libero con prenotazione obbligatoria sul sito dell’evento.

Il sipario calerà domenica 21 settembre con “Fiabe nel bosco del Castello”, pensato per i più piccoli e le famiglie. Dalle 15 alle 18, la cooperativa Librarsi accompagnerà i partecipanti in un percorso narrativo nell’area verde della storica dimora sulla collina. Dalle 18.30 sarà poi possibile gustare una merenda sinoira organizzata dalla Pro loco della Villa (prenotazioni al numero 351-4204004).

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