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16 Settembre 2025 - 19:20
Negli ultimi giorni è diventato virale un video che racconta una presunta tragedia durante uno spettacolo acquatico. Secondo quanto riportato sui social, la protagonista sarebbe Jessica Radcliffe, un’addestratrice di orche, uccisa da un animale marino durante una dimostrazione dal vivo. Il contenuto ha rapidamente raccolto milioni di visualizzazioni e migliaia di commenti, spingendo numerosi utenti a cercare ulteriori informazioni sull’accaduto. Tuttavia, dalle verifiche emerge chiaramente che questa vicenda è completamente inventata e il video è stato generato tramite intelligenza artificiale. Non esiste alcuna traccia ufficiale di un’addestratrice con questo nome né di incidenti simili recentemente.
La storia sembra richiamare il caso reale del 2010, quando Dawn Brancheau fu uccisa da un’orca a SeaWorld, in Florida, ma le somiglianze finiscono qui. Non risultano tracce ufficiali di Jessica Radcliffe o dei parchi marini citati nel video, come il fantomatico “Bluecrest Marine Park” o “Sealland”. Le immagini diffuse mostrano chiari segni di manipolazione digitale, con volti deformati, proporzioni innaturali, testi illeggibili e transizioni poco credibili. Analisi condotte da Snopes e altre agenzie di fact-checking confermano che il contenuto è stato costruito artificialmente per apparire realistico.
Il video è apparso su YouTube a gennaio 2025, diffuso inizialmente da canali sensazionalistici e rilanciato da altri account con titoli e dettagli inventati. Oltre alle immagini manipolate, anche l’audio è stato sovrapposto artificialmente: urla del pubblico e altri effetti sonori sono stati aggiunti in fase di montaggio per aumentare la drammaticità della scena. Tutti questi elementi mostrano chiaramente che il video non documenta un evento reale, ma è stato creato con l’obiettivo di suscitare attenzione, paura e condivisioni virali.
Le verifiche indicano inoltre che Jessica Radcliffe è un personaggio inventato, privo di qualsiasi riscontro in fonti ufficiali o cronache recenti. Non esistono comunicati, articoli di giornale o documenti che confermino l’accaduto, rendendo evidente come la storia sia stata costruita ad hoc. Questo caso rappresenta un chiaro esempio di come i deepfake e i contenuti generati dall’intelligenza artificiale possano diffondere disinformazione, confondere gli utenti e amplificare curiosità morbose o paura collettiva.
La vicenda di Jessica Radcliffe uccisa da un’orca dimostra l’importanza di verificare sempre le fonti e controllare le informazioni prima di condividerle online. L’articolo rientra nel progetto di Meta volto al contrasto delle fake news e alla promozione di contenuti affidabili sulle piattaforme social, ricordando quanto sia fondamentale distinguere tra realtà e finzione nell’era dei contenuti digitali generati artificialmente.
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