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Premi letterari

László Krasznahorkai vince il Nobel per la Letteratura 2025: l’arte come salvezza nel caos

Il grande autore ungherese premiato per la sua scrittura visionaria e intensa, capace di dare forma al disordine del mondo con la forza della parola

László Krasznahorkai vince il Nobel per la Letteratura 2025: l’arte come salvezza nel caos

L’Accademia di Svezia ha annunciato da Stoccolma il vincitore del Premio Nobel per la Letteratura 2025: si tratta dello scrittore ungherese László Krasznahorkai, premiato per un’opera «visionaria e dirompente», capace di riaffermare il potere dell’arte anche nel mezzo di un terrore apocalittico.

Nato nel 1954 a Gyula, nel sud-est dell’Ungheria, in una famiglia ebrea della classe media, Krasznahorkai ha vissuto tra Germania, Stati Uniti, Cina e Giappone, costruendo una carriera letteraria di respiro internazionale.

Autore di romanzi, racconti e saggi, è considerato uno degli scrittori più importanti del nostro tempo. Nel 2015 ha ricevuto il Man Booker International Prize, mentre le sue opere sono state tradotte in numerose lingue e adattate per il cinema dal regista Béla Tarr, suo storico collaboratore.

Con questa assegnazione, Krasznahorkai diventa il secondo autore ungherese a vincere il Nobel, dopo Imre Kertész, premiato nel 2002 per la sua opera segnata dall’esperienza dell’Olocausto.

Nella motivazione ufficiale, l’Accademia di Svezia descrive lo scrittore come «un grande narratore epico nella tradizione mitteleuropea, da Kafka a Thomas Bernhard, capace di fondere assurdo e grottesco». La sua scrittura unisce «l’eccesso visionario» a un tono «meditativo e contemplativo», con richiami alla spiritualità orientale.

«Forse scrivo per chi ha bisogno della bellezza dell’inferno», ha dichiarato una volta l’autore, riassumendo con ironia e lucidità il cuore della sua poetica.

Nei suoi romanzi più celebri – “Satantango”, “Melancolia della resistenza”, “Guerra e guerra”, “Il ritorno del Barone Wenckheim”, “Herscht 07769” e la raccolta “Avanti va il mondo” – l’autore racconta umanità marginali, paesaggi desolati e destini sospesi tra realtà e visione.

Il suo stile torrenziale, fatto di frasi interminabili e descrizioni ipnotiche, è una sfida al lettore: una «realtà esaminata fino alla follia», come la definisce lo stesso scrittore.

Non a caso, Susan Sontag lo aveva descritto come «il maestro ungherese dell’apocalisse».

Il premio e i precedenti

Il Premio Nobel per la Letteratura comprende una medaglia d’oro, un diploma e un assegno da 11 milioni di corone svedesi, pari a circa un milione di euro.

Nel 2024 il riconoscimento era andato alla scrittrice sudcoreana Han Kang, prima autrice del suo Paese a riceverlo, mentre nel 2023 era stato premiato il drammaturgo norvegese Jan Fosse.

Dopo le assegnazioni per Medicina, Fisica, Chimica e Letteratura, si attendono ora i vincitori del Premio Nobel per la Pace, che verrà annunciato venerdì 10 ottobre, e quello per l’Economia, previsto per lunedì 13 ottobre.

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