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17 Ottobre 2025 - 20:15
Le trattative tra l’amministrazione pubblica e i sindacati sul rinnovo del contratto collettivo nazionale per il comparto Istruzione e Ricerca sono ancora in corso. L’Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) e le organizzazioni sindacali stanno discutendo le modifiche alle retribuzioni tabellari annuali, con effetti retroattivi a partire dal 1° gennaio 2024.
Lo scorso incontro tra Aran e sindacati è stato definito “costruttivo” dal presidente dell’Agenzia, Antonio Naddeo. L’Aran ha presentato una proposta economica focalizzata sull’aumento degli stipendi e delle indennità fisse per il personale scolastico.
Secondo Naddeo, gli incrementi mensili previsti variano tra:
Personale amministrativo: da 82 a 186 euro
Docenti: da 105 a 177 euro
Le indennità fisse sono state aggiornate: per i docenti da 204 a 320 euro mensili, per il personale amministrativo tra 88 e 109 euro, mentre i Direttori dei servizi generali e amministrativi (Dsga) percepiranno un’indennità annua di 2.972 euro.
In caso di firma del contratto entro il 2025, gli arretrati medi dovrebbero aggirarsi intorno a 1.450 euro, con un pagamento una tantum di 142 euro medi. La prossima riunione, fissata per il 31 ottobre, dovrà definire le proposte per università, ricerca e Afam, oltre a delineare le risorse disponibili per il CCNL 2025-2027.
Nonostante il clima collaborativo, i sindacati giudicano gli aumenti insufficienti. La Flc Cgil ha sottolineato come l’incremento medio effettivo in busta paga si aggirerebbe intorno ai 47 euro lordi mensili, aggiungendo la una tantum di 142 euro. La Cgil ha evidenziato ritardi e risorse inadeguate, ribadendo la necessità di tutelare il potere d’acquisto dei salari, duramente colpito dall’inflazione tra il 2022 e il 2024.
Anche la Uil ha definito gli incrementi “esigui”, incapaci di compensare la perdita del potere d’acquisto stimata intorno al 16% per il personale scolastico. Il segretario generale Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, ha chiesto risorse aggiuntive, detassazione degli aumenti e anticipo delle somme previste per il triennio 2025-2027, ribadendo la necessità di un intervento politico chiaro.
Secondo simulazioni di OrizzonteScuola, ancora indicative e soggette a modifiche, le retribuzioni lorde annue potrebbero variare così:
Docenti scuola dell’infanzia e primaria:
Fino a 8 anni: 22.364,92 €
9-14 anni: 24.731,47 €
15-20 anni: 26.807,23 €
21-27 anni: 28.853,63 €
28-34 anni: 30.847,82 €
Oltre 35 anni: 32.386,96 €
Docenti scuole medie e insegnanti di educazione fisica:
Fino a 9 anni: 24.008,04 €
9-14 anni: 26.963,85 €
15-20 anni: 29.370,87 €
21-27 anni: 31.744,93 €
28-34 anni: 34.109,91 €
Oltre 35 anni: 35.867,41 €
Docenti scuole superiori:
Fino a 9 anni: 24.008,04 €
9-14 anni: 27.665,85 €
15-20 anni: 30.265,91 €
21-27 anni: 33.640,29 €
28-34 anni: 35.867,41 €
Oltre 35 anni: 37.635,59 €
Le cifre rimangono indicative, in attesa di eventuali stanziamenti aggiuntivi nella Manovra di Bilancio.
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