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Ely: il divorzio come un lutto
«Per un uomo ora rischio»

Elisabetta Canalis: dalla dolorosa separazione da Brian Perri alla serenità ritrovata

Ely: il divorzio come un lutto«Per un uomo ora rischio»

Elisabetta Canalis

Pagine di vita che l’hanno segnata, in positivo come in negativo, facendola diventare quella che è oggi. Elisabetta Canalis si apre a Vanity Fair e racconta tutto, a cominciare dalla dolorosa fine del matrimonio due anni fa con il chirurgo americano Brian Perri, padre di sua figlia Skyler Eva che oggi ha 10 anni.

«Un po’ come un lutto. Però se una coppia fa questa scelta è perché pensa sia la migliore per tutti. Nel mio caso è stata una decisione che ci ha permesso di volerci bene ancora di più e di avere un rapporto sereno». Ma sono rimasti a modo loro una famiglia: «Facciamo tante cose insieme: siamo una coppia un po’ atipica. Abbiamo sempre messo Skyler davanti a tutto, lasciando da parte qualsiasi dissapore. Halloween, Natale, le vacanze d’estate sono momenti che passiamo assieme a lei, spazi intoccabili».

Nesuna parola invece sul suo nuovo amore, Alvise Rigo. Semplicemente la conferma del suo stato attuale: «Sono molto serena, non mi manca niente. La fonte d’amore più grande sono mia figlia e gli animali, che mi hanno accompagnato in ogni momento della mia vita. Ho riscoperto anche il cavallo, una passione di quando ero bambina: un animale dall’enorme potere terapeutico. Mia figlia ha cominciato a montare e saltare con me ed è un bellissimo momento di condivisione».

Ma cosa deve avere un uomo per piacerle? «Non potrei mai scegliere un partner che sulla carta è ottimo, solo perché piace ai miei amici, al mio agente, alla mia mamma. Sono disposta a rischiare un po’ pur di trovare una persona che mi fa battere il cuore. E penso che questo non cambierà mai».

Intanto c’è Skyler da fare crescere: «Abbiamo una sensibilità affine, però lei ha anche la fermezza del padre, che io non ho. È molto più sicura di come ero io da bambina, e anche più selettiva. Da piccola, io parlavo con tutti. Mia madre doveva mettermi dei braccioli colorati per non perdermi. Chiedevo a chiunque: ‘Che lavoro fai? Quanti siete in casa? Cosa hai mangiato?’. Ero una piattola. Invece lei no, anche con le amiche è diversa: se non le piaci, non dà confidenza».

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