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Tendenze culinarie

Guida Michelin 2026: tutti i ristoranti italiani che hanno perso la stella

Durante la cerimonia a Parma, alcuni ristoranti storici sono stati declassati o hanno perso definitivamente il loro titolo

Guida Michelin 2026: tutti i ristoranti italiani che hanno perso la stella

Ieri si è svolta a Parma la cerimonia della Guida Michelin Italia 2026, durante la quale sono stati annunciati i ristoranti premiati con le ambite stelle. Tra le novità più rilevanti, spicca il trionfo dello chef Michelangelo Mammoliti del ristorante La Rei Natura, che per la prima volta entra nell’élite dei “tristellati”, accanto alle 14 strutture già confermate con tre stelle.

Se da un lato la notizia ha portato gioia a chi ha guadagnato o mantenuto il prestigioso riconoscimento, dall’altro numerosi ristoranti hanno subito declassamenti o hanno perso del tutto la stella, uscendo dalla Guida Rossa.

I locali che hanno perso la stella nella Guida 2026

Analizzando il confronto tra l’edizione 2026 e quella 2025, emergono 21 ristoranti che hanno subito modifiche nel loro status. Tra questi:

  • Miramonti L’altro a Concesio (Brescia) è stato l’unico a passare da due stelle a una sola.

  • Ristoranti che hanno perso l’unica stella: Vissani a Baschi (Perugia), Arnaldo Clinica Gastronomica a Rubiera (Reggio Emilia), attivo dal 1959, Porta di Basso a Peschici (Foggia), Zum Löwe a Tesimo (BZ) e Josè Restaurant – Tenuta Villa Guerra a Torre del Greco (Napoli), quest’ultimo chiuso e riaperto con una nuova formula.

Ristoranti chiusi o temporaneamente sospesi

Alcuni locali hanno perso la stella a causa della chiusura definitiva, tra cui:

  • Terramira a Capolona (AR)

  • Abbruzzino a Catanzaro

  • Vite a Lancenigo (TV)

  • Felix Lo Basso Home & Restaurant a Milano

  • Accursio a Modica

  • L’Acciuga a Perugia

  • Sud a Quarto (NA)

  • L’Arcade a Porto San Giorgio (FM)

  • Essenza a Terracina

  • Magorabin a Torino

Altri ristoranti hanno chiuso temporaneamente per ristrutturazioni, trasferimenti o rinnovi:

  • Re Maurì a Salerno

  • The Cook a Genova

  • Luigi Lepore a Lamezia Terme

  • Bros’ a Lecce

  • Osteria Arbustico a Paestum (SA)

Questa edizione della Guida Michelin conferma come il panorama gastronomico italiano sia in continua evoluzione: premi, declassamenti e chiusure testimoniano la dinamicità e l’alta competitività del settore.

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