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PRIMI PASSI

Caressa, Parodi e l’amore...
«Due mesi senza baciarsi»

Caressa, Parodi e l’amore... «Due mesi senza baciarsi»

Fabio Caressa e Benedetta Parodi

Un matrimonio, tre figli che vanno dai 23 anni di Matilde ai 16 di Diego (in mezzo c’è Eleonora) e nozze d’argento festeggiate da poco. Fabio Caressa e Benedetta Parodi dopo il libro scritto a quattro mani per Sperling e Kupfer, ora finalmente lavorando di nuovo insieme, con “L’amore è cieco” su Netflix.

Di nuovo, perché in fondo è stato proprio il lavoro a farli conoscere. Entrambi erano nella redazione dell’allora Tele+ che oggi è Sky. E in una lunga intervista a “La Repubblica” confessano cosa ancora li unisce e i motivi di discussione quotidiana. Lui la notò subito, era quasi impossibile non farlo: unghie dipinte di blu con i pois bianchi e un passo marziale, quasi sulla difensiva perché in redazione la maggioranza era maschile. «Il nostro rapporto è cresciuto parlando, siamo usciti un paio di mesi senza neanche baciarci», spiega Caressa. A forza di parlare sono arrivati fino a oggi e rivelano che in casa regna (quasi) sempre la pace. «Grazie a Dio, non discutiamo sui massimi sistemi: sulla quotidianità e sul disordine. Lui è disordinatissimo», rivela lei e lui ammette di essere effettivamente così. Ma spiega anche di avere un carattere più fumantino: «Alzo di più la voce, sono incazzoso. Ma ci scontriamo poco su altro, perché parliamo. È capitato, a turno, quando uno dei due, travolto dagli impegni di lavoro, in certi periodi avvertiva meno interesse nei confronti dell’altro».

Ma c’è sempre un rimedio. «Parlare, per evitare che le cose sedimentino. Anche le più piccole, quando non si affrontano, diventano un problema. Se c’è una difficoltà, bisogna sedersi e tirare fuori tutto, chiedere subito cosa non va. Ci vuole coraggio, lo so. Ma se non fai così, dopo tutto si ingigantisce ed è un disastro», spiega Fabio e Benedetta concorda. «Uno cerca di posticipare, ma diventa troppo tardi per chiarirsi».

Tutti questi anni sono serviti per trovare un equilibrio fatto nel «lasciare libertà all’altro di esprimersi, e sostenerlo nella crescita. Molte coppie non sono portate a aiutare. Zavorrano il partner per tenerlo più in basso». Loro no.

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