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Royal Family

William-Carlo, resa dei conti: lui chiede un passo indietro

Il giovane Windsor ha deciso e questo porterà ad ulteriori frizioni con suo padre

William, Re Carlo non ha gradito

Re Carlo

Bufera sulla Corona, ormai William ha deciso e questo porterà ad ulteriori frizioni con suo padre. Una parte dei media britannici è convinta infatti che sia prossima la vera resa dei conti per il trono, non una mossa di secondo piano pensando a quanto ancora conti nello scacchiere mondiale quella poltrona.

E così presto ci sarà il faccia a faccia decisivo, almeno secondo il RadarOnline. Il primogenito di Lady Diana avrebbe voluto ancora maggiore fermezza da parte del padre nei confronti dello zio Andrea e del suo coinvolgimento nel caso Epstein. Inoltre non è d’accordo sul fatto che le sue cugine, le principesse Beatrice ed Eugenie (figlie di Andrea e Sarah Ferguson) pur essendo risultate estranee a tutte le vicende siano riabilitate pubblicamente, forse anche perché le due donne sono tra le uniche rimaste da sempre in contatto con Harry.

William ritiene suo padre un sovrano troppo debole e teme che sia incapace di gestire un'eventuale crisi istituzionale. Per questo non sarebbe più disposto ad attendere la naturale successione al trono, ma avrebbe già chiesto a Carlo di fare un passo indietro.

Ma non è tutto, perché alcune fonti americane riferiscono di attriti profondi tra William e Kate Middleton da una parte, Camilla dall’altra. Lei sente la terra bruciare sotto i piedi proprio mentre ha coronato il suo sogno di diventare regina e per questo tra le due famiglie i rapporti al momento sarebbero gelidi.

A mettere ulteriore pepe sulla vicenda, l’intervista rilasciata a The Times UK da Sophie Winkleman, più nota anche come Lady Windsor. Ex attrice (come Meghan Markle ma meno famosa), nel 2009 ha sposato Lord Frederick Windsor, figlio del principe Michael di Kent che era cugino di primo grado della defunta regina Elisabetta II.

«Più conosco la famiglia reale, più capisco che le loro vite sono un vero inferno e che quel livello di fama non richiesta è una forma di tortura. Nessuno di loro ha cercato attivamente la fama. Avere un riflettore accecante puntato sul viso fin dalla nascita, non sapere di chi ci si può fidare o se qualcuno intorno a te potrebbe tradirti, è brutale.», ha spiegato.
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