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Fenomeni astronomici
18 Dicembre 2025 - 23:50
Nelle prime ore di venerdì 19 dicembre 2025, gli appassionati di astronomia potranno seguire un evento di grande rilievo scientifico: il passaggio ravvicinato della cometa interstellare 3I/ATLAS, il terzo oggetto extrasolare mai osservato nel Sistema solare.
A partire dalle 05:00 (ora italiana), il Virtual Telescope Project (VTP) trasmetterà una diretta streaming dedicata all’osservazione della cometa, che proprio in quella data raggiungerà la distanza minima dalla Terra, pari a circa 269 milioni di chilometri. Una separazione enorme che rende il passaggio totalmente sicuro.
Le riprese saranno effettuate dai telescopi robotizzati situati a Manciano, nella Maremma toscana, una delle zone con il cielo più buio e incontaminato d’Italia. La diretta sarà accompagnata dal commento dell’astrofisico Gianluca Masi, fondatore e responsabile scientifico del Virtual Telescope Project, oltre che curatore del Planetario di Roma.
La cometa 3I/ATLAS è stata individuata il 1° luglio 2025 dal sistema di sorveglianza ATLAS, operativo in Cile e specializzato nell’individuazione di asteroidi e comete potenzialmente pericolosi. L’analisi della sua traiettoria iperbolica ha confermato sin da subito la sua origine interstellare.
Secondo le attuali stime scientifiche, l’oggetto potrebbe avere un’età di circa 10 miliardi di anni, risultando quindi più antico del Sistema solare. Dopo il passaggio vicino alla Terra, 3I/ATLAS continuerà il suo rapido viaggio verso le regioni interne, dirigendosi in particolare verso Giove, che sfiorerà nel marzo 2026.
Il futuro incontro con Giove rappresenterà un’occasione unica per approfondire lo studio della cometa anche da parte delle sonde spaziali attive. In particolare, l’oggetto potrebbe essere osservato dalla sonda Juno della NASA, attualmente in orbita attorno al gigante gassoso, e potenzialmente anche dalla missione europea JUICE (Jupiter Icy Moons Explorer) dell’ESA, diretta verso le lune ghiacciate del pianeta.
Nonostante la missione di Juno sia ormai nelle fasi finali, gli scienziati sperano che l’osservazione di 3I/ATLAS possa fornire dati fondamentali sulla composizione degli oggetti provenienti da altri sistemi stellari.
Fin dalla scoperta, la cometa ha suscitato un ampio dibattito mediatico, anche per le ipotesi avanzate dal professor Avi Loeb dell’Università di Harvard. Secondo lo studioso, alcune presunte anomalie — come la dinamica del moto, la polarizzazione e l’attività dei getti — potrebbero suggerire un’origine non convenzionale.
La maggior parte della comunità scientifica, tuttavia, concorda nel ritenere 3I/ATLAS una cometa interstellare naturale. Un recente studio pubblicato su Research Notes of the AAS ha stimato che il nucleo abbia un raggio compreso tra 270 e 370 metri, dimensioni tipiche delle piccole comete del Sistema solare, e che la sua accelerazione non gravitazionale sia perfettamente compatibile con i normali processi cometari.
Anche l’astrofisico Paolo De Bernardis dell’Università La Sapienza di Roma ha spiegato come le apparenti anomalie possano essere interpretate come effetti naturali legati alla velocità estrema e alla lunga permanenza della cometa nello spazio interstellare.
Salvo condizioni meteo avverse, la diretta streaming del Virtual Telescope Project inizierà alle 05:00 del 19 dicembre e sarà disponibile sul canale YouTube ufficiale del progetto. Un appuntamento imperdibile per osservare un messaggero cosmico proveniente da una regione remota della Via Lattea e assistere a uno degli eventi astronomici più affascinanti dell’anno.
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