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L'iniziativa

Alba, il Museo del Tartufo entra in una nuova fase: firmata la convenzione con il Centro studi

Collaborazione biennale tra comune e associazione per valorizzare il Mudet come centro culturale, educativo e turistico

Alba firma la convenzione: il Museo del tartufo cresce con il Centro studi

Una delle sale all'interno del Mudet

Ad Alba è stata firmata oggi, 30 dicembre, la convenzione tra il comune e l’associazione per il Centro nazionale studi tartufo Ets per la gestione e la valorizzazione del Museo del tartufo di Alba (Mudet). Un atto che segna l’avvio di una nuova fase per uno dei presìdi culturali più identitari del territorio.


Alla sottoscrizione erano presenti il sindaco, Alberto Gatto, l’assessora alla cultura e turismo, Caterina Pasini, e il presidente del Centro nazionale studi tartufo, Antonio Degiacomi. L’accordo, di durata biennale, definisce un modello di collaborazione strutturata tra amministrazione e Terzo Settore con l’obiettivo di rafforzare il Mudet come luogo di conoscenza, partecipazione e accoglienza.

Inaugurato il 14 ottobre 2023, il Mudet racconta il tartufo nei suoi aspetti biologici, storici, antropologici e gastronomici, valorizzando un patrimonio materiale e immateriale che lega Alba alle colline di Langhe, Monferrato e Roero. La convenzione conferma il museo come tassello centrale delle politiche culturali e turistiche della città.

Il progetto condiviso prevede un coordinamento tra le funzioni del comune e quelle affidate al Centro studi: apertura e accoglienza, gestione del bookshop, laboratori, visite guidate, attività didattiche e culturali. L’obiettivo è potenziare i servizi al pubblico, creare format educativi per scuole e famiglie e ampliare le opportunità di fruizione, anche in chiave esperienziale.

Le parti hanno concordato un progressivo allineamento del Mudet alla definizione Icom (International council of museums), per renderlo sempre più inclusivo, partecipato e al servizio della società. Centrale anche il rafforzamento delle reti: collaborazione con musei, scuole, operatori turistici e istituzioni legate al mondo del tartufo, in una prospettiva territoriale, nazionale e internazionale.

L’associazione è stata individuata a seguito di una manifestazione di interesse pubblicata nell’estate 2025, con un percorso di valutazione e co-progettazione culminato nell’approvazione dello schema di convenzione da parte della giunta comunale. Una procedura che ha reso condivisi obiettivi, strumenti e governance.

“Con la firma di questa convenzione il Museo del tartufo compie un passo decisivo nel suo percorso di crescita”, dichiarano il sindaco Gatto e l’assessora Pasini. “La collaborazione con il Centro nazionale studi tartufo ci consente di unire competenze, visione culturale e radicamento territoriale, rafforzando il Mudet come luogo vivo e aperto alla comunità”.

“Esprimo grande soddisfazione per l’avvio di questo progetto,” aggiunge Degiacomi. “La co-progettazione è uno strumento fondamentale per costruire contenuti, attività e relazioni di qualità e valorizzare, in modo condiviso, il patrimonio legato al tartufo”.

La convenzione consolida un percorso che punta alla qualità dell’offerta, alla ricerca e alla divulgazione, alla sostenibilità gestionale. L’ambizione è far crescere il Mudet come punto di riferimento per residenti e visitatori, capace di raccontare il tartufo non solo come eccellenza gastronomica, ma come storia, paesaggio e comunità.

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