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Il coraggio

Paola Ferrari e la lotta contro il carcinoma: un appello alla prevenzione

L'importanza della prevenzione nel racconto della giornalista Paola Ferrari, che affronta il suo secondo tumore al viso

Paola Ferrari

Paola Ferrari

La popolare giornalista e conduttrice Tv Paola Ferrari ha ammesso di recente di essere alle prese, per la seconda volta nel giro di poco tempo, con la lotta contro un tumore al viso e che prestò dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico per rimuoverlo.
 
La giornalista ha condiviso la notizia nel corso del programma “Storie di donne al bivio”, condotto da Monica Setta, in cui ha spiegato di aver scoperto il carcinoma solo da poco, ma fortunatamente ancora in uno stadio iniziale e quindi di piccole dimensioni.
 
Nonostante la pessima notizia, la conduttrice si è mostrata ottimista e ha assicurato tutti riguardo al fatto che l’intervento di rimozione non sarà così complesso e che, anzi, potrà tornare subito a condurre la sua trasmissione televisiva, in onda la domenica.
 
Solo pochi mesi fa la Ferrari aveva raccontato la sua prima lotta contro un altro carcinoma, sempre al viso, molto più grave di quello diagnosticato ora. Allora, la conduttrice dichiarò di avere avuto molta paura, anche di perdere il suo lavoro: «Ho avuto molta paura anche per il mio lavoroHo rischiato che mi portassero via mezzo viso». Grazie alle competenze dei medici che l’hanno operata è riuscita a guarire e oggi, la conduttrice porta segni molto lievi di una cicatrice su un lato del volto, dall’occhio a metà guancia.
 
Il valore della prevenzione
 
Con il racconto della sua battaglia personale, la Ferrari ha voluto lanciare un messaggio riguardo all’importanza della prevenzione, che talvolta viene, invece, sottovalutata. «Dobbiamo fare prevenzione, sempre», ha ripetuto più volte. Per sua stessa ammissione, nel corso della sua prima malattia, aveva sottovalutato l’angioma che le era stato diagnosticato. «Ho fatto passare troppo tempo. Se avessi avuto un melanoma, non sarei qui a parlarne».
 
Il suo monito è molto chiaro: «Bisogna stare attenti: state attenti, state attenti, non finirò mai di dirlo».
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