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Economia

Cresce il numero di donne cercatrici di tartufi: tutela e investimenti della Regione Piemonte

Oltre 5.000 cercatori, 2.400 nuove piante e controlli serrati per proteggere il patrimonio tartufigeno dai cambiamenti climatici

Cresce il numero di donne cercatrici di tartufi: tutela e investimenti della Regione Piemonte

La Regione Piemonte ha deciso di intervenire con decisione per sostenere e sviluppare il settore del tartufo, una delle eccellenze del territorio, attraverso un piano di tutela mirato a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. L'iniziativa, annunciata il 20 marzo 2025, prevede la cura delle querce e di altre specie fondamentali per la crescita del tartufo, con l'obiettivo di preservare e potenziare le tartufaie esistenti.

Il piano di tutela, approvato dalla Consulta per la valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale, presieduta dall'assessore piemontese alla tartuficoltura Marco Gallo, prevede l'indennizzo di 2.400 piante idonee alla produzione tartufigena. Queste piante sono distribuite in 41 comuni piemontesi, un'azione necessaria dopo l'allarme del 2024 sulla drastica riduzione del raccolto, nonostante condizioni meteorologiche apparentemente favorevoli. "Il tartufo è una delle eccellenze del nostro territorio e come Regione vogliamo garantire che continui a essere un motore di sviluppo per l'economia locale. Per questo stiamo investendo in azioni concrete", ha sottolineato Gallo.



Per la prima volta, il calendario delle manifestazioni piemontesi si arricchisce con un evento interamente dedicato al tartufo nero: la Fiera Trifola Noir, che si terrà a Murisengo, in provincia di Alessandria, nei primi due weekend di giugno. Questo evento rappresenta un'opportunità per promuovere ulteriormente il tartufo piemontese e attrarre visitatori e appassionati da tutta Italia e oltre. La fiera sarà seguita a novembre, dal 16 al 23, dalla Fiera Trifola d'Or.

Tra i grandi eventi spicca anche la 95esima edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba, che quest'anno si terrà dal 10 ottobre al 7 dicembre.



Tra il 2022 e il 2024, la Regione Piemonte ha rilasciato 471 nuovi tesserini di idoneità per la raccolta del tartufo, portando il totale a oltre 5.000. Un dato interessante è l'aumento delle donne tra i nuovi operatori, con 92 nuove presenze. Gli introiti derivanti dal rinnovo annuale dei tesserini ammontano a 450mila euro, fondi che la Regione reinveste sul territorio e per il finanziamento delle manifestazioni di promozione.

La tutela del patrimonio tartufigeno piemontese passa anche attraverso un'attenta attività di controllo. Nel 2024, la tenente colonnello dei Carabinieri Forestali Roberta Ubaldo ha illustrato gli interventi effettuati: 182 controlli, di cui 103 in provincia di Cuneo, 73 in quelle di Alessandria e Asti, e tre in quella di Torino. Sono stati riscontrati tre illeciti amministrativi e un sequestro di tartufi, con sanzioni per un totale di 4.500 euro. I controlli per prevenire ed evitare la raccolta nei periodi vietati, maggio e settembre, sono stati 56, con l'identificazione di quattro persone. Il piano di sviluppo per il tartufo in Piemonte rappresenta una risposta concreta alle sfide poste dai cambiamenti climatici e un'opportunità per rafforzare l'economia locale. La Regione, con il suo impegno, dimostra di voler preservare e valorizzare un patrimonio unico, che continua a essere un simbolo di eccellenza e tradizione.

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