Grida di protesta e tanta rabbia tra la folla di cittadini che ieri mattina alle cinque si è ammassata davanti ai cancelli di via della Consolata sperando di poter essere tra i sessanta fortunati che ogni giorno possono accedere ai servizisenzaprenotazione. Circa la metà delle persone, accorse all’alba ha però dovuto desistere. Tra questi c’è anche Michele Checa, presidente dell’associazione Libertà di Parola per il cittadino, che ha deciso di svegliarsi presto per accompagnare un ragazzo a richiedere un certificato. «Sono arrivato alle cinque ma non sono riuscito a entrare perché c’era già la coda che attendeva l’apertura dei cancelli alle 8.30 dalle tre di notte» spiega Checa che ha assistito a scene di forte tensione tra i presenti, circa un centinaio, che volevano “tagliare” l’eterna fila di prenotazionionline per poter ottenere la Carta d’Identità elettronica in vista delle vacanze estive. «C’era tanto nervosismo perché molti di loro sono già venuti più volte, svegliandosi sempre prestissimo con la speranza di poter entrare, ma ogni volta sono stati bloccati da gli operatori all’ingresso perché i posti finiscono subito. E’ necessario - sottolinea Checa - migliorare il servizio aumentando il personale». Il problema riguarda anche la modalità di prenotazione dei certificati tramite “Torino Facile”, il portale della città di Torino che dovrebbe consentire ai cittadini di «accedere, in modo sicuro e certificato, ad un insieme di servizi online in grado di sostituire le funzionalità offerte dagli sportelli comunali». Così almeno c’è scritto sul sito. Peccato che poi, in pratica, di “facile” ci sia ben poco. «Quasi tutte le persone presenti si sono lamentate perché non sono riuscite a prenotare la Carta d’identità elettronica sul portale e così, non sapendo come altro fare, sono venuti di persona» spiega il presidente di Libertà di parola. Come avevamo già evidenziato in altri articoli, il portale in questione rischia di confondere le idee perché viene visto come una modalità alternativa e, forse più “facile”, per richiedere la Cie, rispetto al portale del Ministero dell’Interno. «Il portale Torino Facile serve per rimettere in gioco i posti che si sono liberati dal Ministero» ci avevano spiegato dall’anagrafe a giugno dopo uno dei tanti assembramenti verificatisi davanti ai cancelli di via della Consolata. Nonostante si attendessero aggiornamenti, la situazione non sembra essere cambiata più di tanto. Entrando nel portale con lo Spid e provando a prenotare la Cie, sotto l’appuntamento all’anagrafe centrale compare la scritta: «Chiuso». Mentre sotto quello in via Carrera c’è un posto disponibile il 18 agosto. Quindi, in un certo senso, il portale “rimette in gioco” i posti avanzati dal Ministero, creando però una certa confusione nella testa dei cittadini.
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