Cerca

Teatro Nuovo, la rinascita è un miraggio: i soldi del Pnrr non bastano per riaprire

teatro nuovo torino gn

Nelle intenzioni, il Teatro Nuovo di Torino, diventerà il primo palcoscenico per le arti performative della città, con moderne attrezzature di scena e strumenti d’avanguardia nel campo delle spettacolo. Per far sì che le ambizioni si trasformino in realtà serve tempo. E denaro. Lo sa bene l’assessore alla Cultura del Comune di Torino, Rosanna Purchia. «La cifra destinata al Teatro Nuovo è inadeguata rispetto a quello che serve» spiega pratica, commentando in commissione consiliare la mozione presentata dalla consigliera del Movimento Cinque Stelle, Tea Castiglione, che chiede appunto che la Città faccia diventare il teatro «un nuovo polo delle arti emergenti». La priorità, aggiunge Purchia è quella di «concentrare i nostri sforzi sulla progettazione. In questo momento pensare al modello di gestione del teatro è prematuro. Le idee però sono chiare nel pensare a un grande palcoscenico, dotato di importanti attrezzature tecnologiche, agili, che possa essere flessibile e quindi aperto a tutte le sollecitazioni che possono arrivare». Un luogo «performativo, non di formazione» specifica l’assessore.

La ristrutturazione del Teatro Nuovo rientra all’interno del maxi progetto di riqualificazione del parco del Valentino da 100 milioni di euro. Di questi, solo 4 milioni sono destinati specificatamente dal Ministero della Cultura al teatro. Una goccia nel mare, se si considera la quantità di opere necessarie per rimettere in sicurezza e trasformare il polo teatrale. «Rispetto alle ambizioni che abbiamo, di far diventare il Teatro Nuovo il grande palcoscenico di Torino, un palco del mondo, la cifra attualmente a disposizione di circa 4 milioni è assolutamente inadeguata - ribadisce Purchia -. La nostra priorità ora è fare una progettazione seria per trovare i finanziamenti, che al momento non sono sufficienti per fare neanche un terzo di quello che vorremmo». Quest’anno il Teatro Nuovo torna in possesso della Città ed è inserito nel piano di rilancio finanziato con il Pnrr e da parte dei fondi europei, ma non basta. I fondi disponibili al momento, potranno servire per la messa in sicurezza del teatro, ha chiarito anche l’assessore all’Urbanisrica Paolo Mazzoleni. «Non è ancora stata finanziata la sua trasformazione - specifica -, ma è importante che nel piano per la trasformazione del Valentino ci sia anche il teatro». Un primo passo insomma, che porta a guardare con ottimismo al futuro - non molto prossimo - del teatro e che comporta lo sfratto del liceo coreutico Germana Erba, che per il prossimo anno scolastico dovrà cambiare sede e trasferirsi da corso Massimo D’Azeglio 17 a corso Moncalieri 203. Lavori di riqualificazione permettendo.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.