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Comune e Regione

"Ora il ministro è contento? Ne siamo lieti, ma abbiamo scelto noi"

Parlano Il sindaco e il governatore. Battute e concordia istituzionale ma con un piccolo segreto sulla scelta di Annalena Benini

Ecco come sono arrivati al nome di Annalena Benini

Lo avevano detto e l’hanno fatto: il successore di Nicola Lagioia l’hanno scelto i proprietari del marchio, il Comune e la Regione. Bene, ma adesso ci volete dire chi ha fatto il nome di Annalena Benini? «Uno ha fatto il nome e l’altro il cognome» risponde Alberto Cirio. «Lui ha detto “Annalena” e io ho detto “Benini” o forse il contrario» risponde il sindaco. Silvio Viale, lui, se la ride in disparte. Bene, almeno la prendiamo con leggerezza. Poi, come si sia arrivati a quel nome, non lo diranno mai, almeno pubblicamente. Lo scopo è dimostrare la perfetta sintonia istituzionale, non a caso Cirio evoca subito la notizia del giorno, ossia che Stellantis inizia le assunzioni - più o meno, per ora sono selezioni interne - per il nuovo Hub del riciclo di Mirafiori: «E questo è il segno di quando si lavora bene, pensando al lungo periodo».

Fuori dagli scherzi, «abbiamo usato un metodo e un approccio seri per una scelta seria che riguarda uno dei gioielli più preziosi per il Piemonte e per il Paese. Ha professionalità, ma anche cuore», ha sottolineato Cirio che ha garantito a Benini «la massima libertà nella gestione del Salone». Quindi, archiviata la fallimentare manifestazione di interesse con cinquanta candidati ma senza fuoriclasse forse, il disappunto per «ingerenze politiche romane» che hanno fatto scappare Paolo Giordano, Cirio si limita a dire «Siamo lieti che il ministro Sangiuliano sia lieto. Quanto al comitato direttivo, quello è un organo indipendente dalla Regione». Così come è un organo della Regione il Circolo dei lettori, che sì era presente con la direttrice Elena Loewental, ma mancava Giulio Biino, che cercava un «Mbappè per il Salone». «Il Circolo è stato fondamentale per arrivare a questa direzione».

Stefano Lo Russo dice: «Siamo felici di poter iniziare questa nuova fase della storia del Salone con lei. E' la persona più adatta a ricoprire un ruolo fondamentale per una manifestazione importantissima per Torino e un punto di riferimento per tutto il mondo della cultura». E sottolinea l’importanza di una «scelta condivisa con Regione Piemonte e Associazione Culturale Torino Città del Libro». Per Viale, che rappresenta la parte privata del Salone del LIbro, «Benini avrà doti e capacità per guidare la parte editoriale, per dialogare con editori, biblioteche, librerie e per costruire un Salone che piaccia al pubblico, alla gente. Il Salone del libro è una comunità».

Soddisfatto - tramite comunicato - anche il Circolo dei lettori che parla di «scelta condivisa» e s'impegna a lavorare «insieme con impegno, allegria ed entusiasmo».

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