l'editoriale
Cerca
LA LOTTA PER I DIRITTI
28 Aprile 2023 - 07:00
«Giù le mani dai nostri figli e dalle nostre figlie» è il titolo della manifestazione che si terrà oggi alle 18.30 in piazza Castello. Promossa dalle associazioni Coordinamento Torino Pride e Famiglie Arcobaleno. Prima del capoluogo piemontese, l’evento si è svolto Padova, Milano, Roma, Messina, Genova e Bologna. Giziana Vetrano, referente del Piemonte per Associazione Famiglie Arcobaleno, dichiara: «Scendiamo in piazza in risposta allo stop delle trascrizioni dei certificati di nascita esteri di bambini con due genitori dello stesso sesso. Le unioni civili sono state importanti. Tuttavia per chi vuole una famiglia, risulta un contentino». «Tra l’altro a noi - rimarca - non è concesso richiedere nemmeno un figlio in adozione, nel nostro paese. Il 12 maggio il sindaco Stefano Lo Russo ha indetto un tavolo di lavoro a Torino per discutere delle tematiche con altri sindaci di diverse città. Fontana ha dichiarato che non esistiamo. Che la famiglia arcobaleno non esiste. E invece esistiamo eccome. Ci aspettiamo una manifestazione partecipata, la nostra richiesta va alle istituzioni: riconosceteci come famiglie, come tutte le altre famiglie».
La presidente nazionale dell’associazione Famiglie Arcobaleno Alessia Crocini ricorda che è impossibile definire il numero esatto di famiglie omogenitoriali presenti in Italia: «Come possiamo creare un censimento dove non c’è possibilità di riconoscere i bambini? Adinolfi, non so con quale vago calcolo, ci definì “a malapena 500 nuclei sul territorio italiano” come se vi fosse necessità di un numero minimo per vedere riconosciuti i nostri diritti. I nostri figli sono vittime di discriminazione di Stato: vengono classificati in base a come sono venuti al mondo, a come siano stati concepiti. Probabilmente per riconoscerci come famiglie in tutto e per tutto, lo Stato si aspetta di aver un consenso del 110 per cento. Siamo indietro di almeno30 anni rispetto a paesi come la Spagna. Grazie a simili leggi io non posso esercitare nessun diritto su mio figlio, ad esempio in caso di malattia, come già successo, solo la mia ex compagna: nel 2016 nostro figlio si è ammalato della malattia di Kawasaki. Una delega non sarebbe bastata: da iter l’ospedale doveva aver il permesso del magistrato». Proprio a Torino venne trascritta la prima registrazione di famiglia omogenitoriale. Fu Chiara Appendino, nel 2018, all’epoca sindaca, senza chiedere il permesso alla magistratura, dichiarandosi pronta a «forzare la legge», se necessario.
I più letti
L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..