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I TRASPORTI

Gtt, la fermata è soppressa e aggredisce l'autista: il racconto shock

«Ho pensato volesse ammazzarmi»

Aggressione Gtt

La cabina di guida distrutta

«In tanti anni di servizio non mi era mai capitata una cosa del genere. Quando ho visto quell'uomo rompere il vetro della cabina di guida sono rimasto immobile. Pensavo volesse ammazzarmi». E' ancora scosso dopo quanto accaduto, l'autista Gtt aggredito domenica sera, sulla linea 41, da un passeggero che ha mandato in frantumi il vetro dell'abitacolo con un pugno, ferendolo al volto

Il racconto
«Avevamo appena superto la fermata di corso Unione Sovietica dove fa capolinea il tra 4 quando ho sentito l'uomo che ha iniziato a urlare di fermarmi» racconta l'autista. «Io gli ho detto di calmarsi e ho cercato di spiegargli che da un paio di mesi la fermata è soppressa».

L'aggressore - un italiano sulla cinquantina, secondo quanto ricostruito da alcuni testimoni - non ha voluto sentire ragioni e ha iniziato a prendere a calci la porta centrale del mezzo. Quando poi ha visto che l'autista stava superando la sua fermata non ci ha visto più, si è avvicinato alla cabina di guida e ha tirato un pugno che ha fatto in mille pezzi il vetro. «Ero incredulo» prosegue nel suo racconto la vittima.  «Ricordo solo che una signora si è messa a urlare»

La solidarietà
«L'episodio impone alla politica di prendere contromisure» commenta il Presidente del Gruppo Consiliare dei Moderati in Consiglio Regionale Silvio Magliano. «La dinamica, che ha condotto alla frantumazione di un vetro, è preoccupante e ci permette di immaginare tutta la violenza di quel momento - prosegue -. La politica deve dare risposte e tutelare da rischi per la propria incolumità personale chi svolge un servizio per i cittadini».  Magliano fa poi sapere di voler portare il tema in Consiglio Regionale. «Non possiamo certo parlare di un caso isolato, ma di una vera e propria tendenza, che sembra in peggioramento» conclude. 

Nel frattempo i sindacati fanno sapere di voler chiedere delucidazioni in merito al vetro. «Di anti intrusione quei vetri non hanno assolutamente nulla» sottolinea Michele Schifone, segretario provinciale Faisa Cisal.

 

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