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L'esposto del Comitato dei cittadini
24 Maggio 2023 - 17:21
Il Maria Vittoria sarà sostituito dal nuovo ospedale previsto alla Pellerina
Il futuro ospedale della Pellerina finisce in procura e alla Corte dei Conti: a “portare i documenti” è il Comitato spontaneo Salviamo la Pellerina, che ha presentato un esposto sul finanziamento Inail di 185 milioni di euro per acquistare l’area e costruire la nuova struttura che sostituirà Maria Vittoria e Amedeo di Savoia.
Il progetto è stato approvato a gennaio 2022 dal Consiglio regionale del Piemonte, che aveva previsto proprio un investimento di 185 milioni grazie a fondi Inail. Il problema è la sede, messa nero su bianco nel protocollo d’intesa firmato da Comune, Regione e Asl: la localizzazione del futuro ospedale è il parco Mario Carrara, che tutti i torinesi conoscono come Pellerina: «Cementificano 76.500 metri quadri di suolo naturale e permeabile - ricorda il Comitato - Inoltre hanno stabilito che l’area in questione diventerà proprietà dell’Inail, che affida all’Asl Città di Torino la progettazione e l’appalto dell’ospedale e ne finanzia la costruzione».
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Sulla scelta della sede si discute da prima della firma del protocollo ma soprattutto dopo: solo l’altro ieri il Consiglio regionale ha approvato gli ordini del giorno di Lega e Pd che chiedono di non cambiare l’area di destinazione e far partire in fretta la pratica. Al contrario sono state bocciate le proposte arrivate dall’opposizione: Giorgio Bertola (Europa Verde), per esempio, chiedeva di rivalutare la scelta e considerare l’alternativa dell’ex macello di via Traves.
Dal punto di vista politico, però, non c’è stato nulla da fare. E poche ore dopo la discussione in Consiglio regionale è arrivata la mossa legale del Comitato Salviamo la Pellerina, con un esposto inviato all’Inail, alla Corte dei conti, alla procura di Torino e pure al Ministro della Sanità, Orazio Schillaci (oltre che, per conoscenza, ad Asl, Comune e Regione).
«Il protocollo d’intesa afferma che “dall’ambito sopra individuato (cioè l’area della Pellerina destinata a ospitare l’ospedale, N.d.R.) viene escluso l’utilizzo delle limitrofe aree a parco pubblico con effettiva presenza di verde ed interessate da una probabilità alluvionale elevata”» scrivono i dodici firmatari nell’esposto. Convinti che quell’affermazione sia smentita da altri atti, come la “Carta della pericolosità da alluvione” firmata e pubblicata su internet da Arpa, Regione e Autorità di bacino del Po e Agenzia interregionale per il fiume Po: «L’area tra corso Regina Margherita e corso Potenza destinata all’insediamento del nuovo ospedale Maria Vittoria è considerata in senso geologico “a rischio medio” di alluvione. Inoltre è adiacente alla porzione di parco che dovrà necessariamente essere distrutta per ricavare le opere accessorie, come parcheggi e vie d’accesso, contrassegnata per “rischio elevato” di alluvione.
Lo dimostrerebbe una foto dell’alluvione 2000, che il 16 ottobre mostra l’incrocio fra corso Regina Margherita corso Potenza: «Per questo chiediamo di rinunciare a costruire il nuovo presidio ospedaliero su quell’area».
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