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Presentato il piano

Ex Westinghouse, ecco il progetto: supermercato, hotel e centro congressi da 5 mila posti

Il Comune ha approvato la proposta di Esselunga, che "taglierà" un pezzo di parco

Rendering supermercato westinghouse

Ecco come sarà il supermercato Esselunga tra via Borselino e corso Vittorio Emanuele II

Centro congressi, hotel e un supermercato, che sorgerà al posto di una parte del parco: tutto a partire dalla fine del 2024, quando cominceranno i lavori secondo il cronoprogramma previsto da Comune e progettisti. 


Si è finalmente sbloccata la riqualificazione dell’ex Westinghouse, l’area tra via Borsellino, via Bixio e corso Vittorio Emanuele II. Dopo anni di discussioni, polemiche e pure processi, in questi giorni la Città ha approvato e pubblicato il Piano esecutivo convenzionato dell’intervento, presentato da Esselunga e criticato aspramente per la creazione di un supermercato dove oggi c’è un’area verde (con tanto di occupazione dell’ex caserma La Marmora neanche due mesi fa).

In quell’area, in buona parte abbandonata da decenni, doveva nascere un maxi polo culturale che avrebbe fatto invidia a tutta l’Italia: una grande biblioteca centrale, un teatro da 1.200 posti e un centro congressi. Di quel progetto iniziale rimane solo quest’ultimo tassello.
Come annunciato, il progetto non toccherà il centro sportivo Cit Turin. E neanche gli spazi dell’associazione Comala, che inizialmente doveva cedere il passo a una strada di servizio del supermercato marchiato Esselunga. Che sorgerà dove oggi c’è il parco Artiglieri di Montagna, con 8.600 metri quadri di superficie e un’area complessiva di 18.150 (e tre piani interrati di parcheggi).

Il rendering di come apparirà la caserma La Marmora in futuro

Accanto c’è la strada di accesso, con l’ex caserma La Marmora e l’ex Officine Nebiolo dall’altro lato: lì sono previsti un hotel con 180 camere e un centro congressi con una capienza da 5mila posti. Tutti progetti che dovrebbero concretizzarsi a partire dalla fine 2024, almeno secondo il cronoprogramma pubblicato insieme al Piano esecutivo convenzionato (Pec).

La vista dell'area dall'alto

Il Comitato EsseNon, formato da studenti e residenti, ha già criticato il Pec sui social network perché comporterebbe la «cementificazione di un parco in una delle città con il più alto consumo di suolo, il taglio della maggior parte degli alberi secolari, lo spostamento dell’attuale area cani e l’aumento di traffico e rumore per il cantiere che porterà alla nascita di un supermercato in un quartiere già pieno: un’ulteriore mazzata sul collo dei piccoli commercianti».
Per questo, dopo l’occupazione di un paio di mesi fa, il Comitato continua con le iniziativa in difesa del parco: domani, per esempio, è prevista una giornata con attività sportivi e attività culturali.

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