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LA STORIA SHOCK

«Rovinato da una buca in strada, ma non ho visto nemmeno un euro»

Niente risarcimenti dopo l’incidente, il Comune: «Non ci sono prove, noi non abbiamo colpa»

Rolando Bonaretti

Rolando Bonaretti, 68 anni

Galeotta fu una buca. Una delle tante voragini che si trovano per le strade di Torino e che mandano all’ospedale i nostri poveri concittadini. Rolando Bonaretti, 68 anni, la buca che l’ha spedito al pronto soccorso l’ha trovata in corso Sommellier, quasi angolo via Nizza.


L’incidente
Viaggiava in scooter, Rolando, e non stava sfrecciando quello sfortunato giorno. «Viaggiavo ai venti all’ora. Poi ho ancora rallentato per incolonnarmi alle macchine al semaforo». All’improvviso, ecco l’incidente. «La buca non l’ho vista, avevo il casco e guardavo la strada - racconta - ma sono letteralmente volato in aria». Una volta a terra, Rolando era una maschera di sangue. Chiamato il 118, è stato portato con l’ambulanza all’ospedale Mauriziano dove i medici gli hanno applicato diversi punti di sutura alla fronte, al labbro e al malleolo. «Ho avuto delle lesioni - rivela il 68enne - e in quei punti del corpo ora devo sempre mettere la crema protettiva. Ancora oggi sono pieno di cicatrici, ho un malleolo con l’osso più grande rispetto all’altro e lo sci, sport che mi piaceva tanto, non posso più farlo». Il sangue è stato così copioso che persino il casco, oggi, ne conserva ancora delle tracce.


La causa al Comune
Subito dopo il fattaccio, il signor Rolando si è rivolto al suo avvocato per intraprendere la causa nei confronti del Comune. Portati tutti i documenti necessari - verbale redatto dal 118, visita medica con spesa, non banale di 366 euro - la risposta di Palazzo Civico è finalmente arrivata. Via mail, e per nulla positiva: «Acquisita tutta la documentazione utile alla valutazione del danno - scrive il Comune nella lettera - con la presente siamo a respingere le vostre richieste risarcitorie in quanto non riteniamo impegnata la responsabilità del Comune di Torino, per assenza di prove del fatto storico e di prove del nesso causale tra anomalia ed evento». In sintesi, caro Rolando, non ti paghiamo perché non è stata colpa nostra, eri tu che dovevi fare attenzione quel giorno in corso Sommelier e non cadere nella buca.


E adesso?
«Mi hanno liquidato con due righe», sospira Rolando. Che però non si è arreso. «L’avvocato ha mandato una mail chiedendo un incontro pacifico per ottenere un piccolo indennizzo. Ancora oggi attendo una risposta». E adesso? Aprire la pratica vera e propria per la causa è il dilemma del signor Bonaretti, anche perché di mezzo non ci sono spiccioli: «Il costo si aggira tra i 1500 e i 1800 euro». E ovviamente, non è detto che la causa vada a buon fine, anzi il più delle volte il Comune non paga. Comune che, come riportato nei giorni scorsi sulle pagine del nostro giornale, non ha poi tutti questi soldi per le buche. Sette milioni, ma ce ne vogliono dieci. Tuttavia, quella di corso Sommelier non c’è più. E’ stata riparata. Forse bastava che qualcuno finisse all’ospedale.

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