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Il caso

Insulti omofobi e botte: la rissa finisce con 5 denunce e un orecchio mozzato

A denunciare l'accaduto una coppia omosessuale che vive in centro a Torino

Aggressione omofoba Torino

La coppia di omosessuali nel video che hanno pubblicato su Facebook

Una storia, due verità. E, fra le poche certezze, un orecchio mozzato e cinque denunce per una rissa esplosa in pieno centro il 13 giugno: «Mi hanno urlato “frocio di merda”» accusa il 35enne che si è ritrovato con l’orecchio tagliato, che ha denunciato l’accaduto insieme al suo compagno. «No, sono loro che hanno provocato e aggredito un senzatetto: gli altri tre sono intervenuti per difenderlo» riporta l’avvocato Stefania Gatto, che assiste uno dei presunti aggressori. Due versioni diverse, che emergono a tre settimane dai fatti dopo la denuncia pubblica della coppia di omosessuali torinesi.

I due, 35 e 53 anni, si sono rivolti al numero verde Gay Help Line per chiedere supporto legale dopo quanto successo alle 2 del 13 giugno in pieno centro a Torino: «Ci hanno raccontato che tre uomini hanno bloccato uno di loro picchiandolo mentre una quarta persona si addossava al più giovane gettandolo a terra. Gli stava sopra e gli gridava “Sei un frocio di merda,…hai capito?” e con un’arma da taglio gli recideva di netto una parte dell’orecchio» spiegano dal Gay Center, associazione che gestisce il numero verde. «Non conosciamo queste persone, che però ho visto spesso sotto casa: avevo capito che ci prendevano in giro come gay perché quando passavo sotto casa ridevano, facevano il segno con l’orecchio, dicevano “Guarda chi c’è”» racconta il giovane a cui è stato tagliato l’orecchio sinistro. «Ed è finita con questa pazzesca atrocità», aggiunge l’altro uomo nel video che i due hanno pubblicato (di spalle) su Facebook per raccontare la loro versione.

«Chiederemo al giudice di estendere l’aggravante dell’odio a questo caso» riferisce Sara Franchino, legale della coppia. La sua collega Gatto non ci sta: «Non c’era nessuna motivazione omofoba, il mio assistito e i suoi due amici hanno solo difeso il senzatetto dopo che quei due sono andati e venuti tre volte a dargli fastidio. Una volta è arrivata la polizia municipale per invitarli a salire in casa. E non mi risulta che ci fossero dei taglierini: è da chiarire se la ferita all’orecchio sia dovuta all’aggressione o a una caduta accidentale».

Il luogo dov'è avvenuta la rissa, in pieno centro a Torino

Alle due ricostruzioni opposte si aggiunge quella dei carabinieri, cui i due gay hanno sporto denuncia 12 ore dopo il fatto. Prima sono andati in ospedale: il 53enne ha riportato contusioni al dorso, al gomito e alle spalle, giudicate guaribili in 7 giorni; per il 35enne la prognosi è stata di 20 giorni per il taglio all’orecchio sinistro.

Le indagini dei carabinieri hanno confermato come la coppia omosessuale se la sia presa con il senzatetto e che la rissa sia nata perché gli altri tre uomini sono intervenuti per difenderlo. Il clochard non avrebbe partecipato, come racconta lui stesso: «Avevo bevuto e non ricordo molto, a parte il fatto che qualcuno mi ha minacciato - riferisce Cornell, senzatetto romeno che vive fra le vie del centro - Ma non so altro».

Alla fine, anche grazie alle telecamere di sorveglianza della zona, i militari hanno denunciato cinque persone per rissa, cioè i due omosessuali e gli altri tre intervenuti in difesa del senzatetto. Per uno di loro, ritenuto responsabile di aver mozzato l’orecchio al 35enne, è scattata anche l’accusa di lesioni personali.

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