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NOVE PERSONE DENUNCIATE

A Porta Palazzo lavoratori in nero ma con il reddito di cittadinanza

I carabinieri hanno controllato 57 aziende di facchinaggio del mercato più grande di Torino: erano tutte irregolari

mercato porta palazzo torino

Controlli al mercato di Porta Palazzo

Lavoratori in nero ma con il reddito di cittadinanza e irregolarità amministrative: non una sola azienda di facchinaggio di Porta Palazzo era in regola. E' questo l'incredibile risultato di una serie di ispezioni condotte nel più grande mercato di Torino dai carabinieri del nucleo Ispettorato del Lavoro in collaborazione coi colleghi del comando provinciale e con la polizia municipale.

Le verifiche sono partite dopo un grave infortunio sul lavoro che si era verificato nel novembre 2021 a un lavoratore italiano addetto alla movimentazione dei banchi a motore, in conseguenza del quale l'umo è rimasto parzialmente inabile al lavoro, il quale è risultato poi completamente privo di contratto di lavoro e di copertura assicurativa e previdenziale. Un lavoratore in nero insomma e quindi i carabinieri, su delega della Procura, hanno deciso di scoprire se si trattava di un caso isolato o di un fenomeno più esteso. E i risultati sono stati sconfortanti.

"Gli accertamenti - spiegano i militari - si sono concentrati su tutto il parterre di mezzi a movimentazione a motore presenti e che movimentano giornalmente i banchi  nell'area al fine di verificarne l’idoneità alla circolazione su strada". Il bilancio lo si può riassumere con pochi ma eloquenti numeri: su 57 aziende di facchinaggio controllate, tutte sono risultate irregolari poiché non iscritte alla Camera di Commercio, sono stati sottoposti a controllo in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro circa 40 soggetti, di cui 9 sono stati denunciati per violazioni che vanno dalla mancanza dell’elaborazione del documento di valutazione del rischio, alla mancata nomina del responsabile di prevenzione e protezione e al mancato utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. C'è poi il capitolo del lavoro in nero: su 15 lavoratori controllati, 7 erano irregolari, uno dei quali addirittura clandestino. Gli altri 6, invece, erano assegnatari di reddito di cittadinanza e dai controlli è risultato che hanno percepito, senza averne diritto, 96.241 euro. 

In totale, sono state comminate sanzioni pari a 161.146,09 euro. Tre aziende hanno ricevuto il provvedimento di sospensione dell'attività. 

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