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IL FATTO

Spunta un morto nella fabbrica diventata casa dei pusher

Un uomo di 43 anni muore all'interno dell’ex stabilimento Gondrand di via Cigna

Il blitz della polizia e le ruspe nell'ex Gondrand

Il blitz della polizia e le ruspe nell'ex Gondrand

A un anno di distanza dal blitz con lo sgombero, è tornato l’hotel dei disperati in zona Aurora. Un uomo di 43 anni è morto all'interno dell’ex stabilimento Gondrand di via Cigna angolo via Lauro Rossi. Secondo una prima ricostruzione il soggetto sarebbe precipitato dall'altezza di cinque metri in un vano ascensore presente nella struttura. Sul posto sono intervenuti sia l’ambulanza che i vigili del fuoco e ora sulla vicenda sono ora in corso le indagini della polizia del commissariato Barriera di Milano.

Un episodio, questo, che testimonia come alla Gondrand tutto sia tornato come prima, e cioè il regno dell’illegalità. E pensare che il quartiere Aurora lo scorso anno ad agosto stava per tirare un sospiro di sollievo. La polizia aveva sgomberato lo stabilimento, occupato da centinaia di abusivi da almeno tre anni. Irregolari provenienti per la maggior parte dai paesi africani. Una volta sloggiati, erano incominciati i lavori di bonifica. Tuttavia ultimamente i locali vicino all'area e i residenti hanno più volte denunciato nuovamente la situazione di spaccio, furti e risse, quasi all’ordine del giorno.

Più volte i residenti dei palazzi attorno vedevano infatti gli abusivi rientrare nella Gondrand. E a denunciare il ritorno dell’hotel dei pusher sono anche i gestori del vicino Spazio 211. Marco Basiletti, presidente di associazione Spazi Musicali, si è ritrovato una sorpresa per nulla gradita giusto l’altra notte: «Mi hanno distrutto i vetri della macchina. Al sindaco Lo Russo - racconta - abbiamo scritto per segnalare questa situazione di illegalità. Ma da anni, della riqualificazione sentiamo solo parole».

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