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I SERVIZI
03 Agosto 2023 - 07:26
Amiat
«Passeggiando per la città si possono trovare delle situazioni spiacevoli, rifiuti abbandonati e cassonetti che non funzionano come dovrebbero. Ma nel complesso, la pulizia di Torino è migliorata». A un anno dal suo insediamento, la presidente di Amiat Paola Bragantini appare - cautamente - soddisfatta. La pulizia delle strade e la raccolta rifiuti migliorano. Quanto meno in alcuni quartieri e nel centro. Sarà che nell’ultimo anno è stato messo in campo un maxi piano di assunzioni, che ha portato oltre 100 operatori a occuparsi della pulizia delle strade e dei rifiuti abbandonati vicino alle ecoisole. Oppure, sarà per quella scelta di investire oltre due milioni e seicentomila euro di utili sui servizi. «Che la situazione sia migliorata ce lo dice anche il numero di segnalazioni che quotidianamente ci arrivano tramite centralino, mail e applicazione» fa sapere Bragantini.
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Meno segnalazioni
Il numero dei reclami infatti è sceso da 17.634, del primo semestre del 2022 a 10.398 di quest’anno. «Se non bastasse, anche il mio telefono personale ha smesso di squillare all’impazzata» scherza la presidente di Amiat. «La perfezione non c’è e possiamo sicuramente ancora migliorare su molti aspetti - prosegue -, ma il crollo delle segnalazioni dei disservizi per noi rappresenta un dato molto incoraggiante».
Più differenziata
C’è poi un secondo aspetto positivo e riguarda i dati relativi alla raccolta differenziata. Nei primi sei mesi del 2023, Torino ha guadagnato un altro punto percentuale, assestandosi al 55%, secondo un trend di crescita che si è consolidato negli ultimi tre anni. «È un dato ufficioso, non ancora validato» precisa Bragantini, che pure punta a superare il 55% dei rifiuti trattati con raccolta differenziata entro la fine dell’anno.
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Porta a porta in centro
Tra le azioni da mettere in campo per aumentare la differenziata c’è sicuramente quella dell’incremento del porta a porta. «Entro la fine dell’anno arriverà nella zona di piazza Carlo Felice e San Carlo» assicura la presidente. I sopralluoghi di Amiat hanno dato esito positivo e, per il mese di ottobre, verranno distribuiti i nuovi bidoni nei condomini interessati. «Sono zone auliche, ma molto spaziose - spiega ancora Bragantini -. In diversi palazzi ci sono già dei cassonetti nei cortili, ma a tutti manca il bidone dell’organico, ad esempio».
2,6 milioni di utili
Fa ben sperare anche il dato che riguarda la sostituzione dei bidoni ggedifettosi. «L’anno scorso la media di una sostituzione era di circa un mese - spiegano da Amiat -. Oggi in cinque giorni massimo il nuovo contenitore è al suo posto». Cosa è cambiato? «Abbiamo deciso di avvalerci di una ditta esterna» spiega la presidente. Il coordinamento resta in capo ad Amiat, ma le sostituzioni fisiche vengono fatte da terzi. «Così liberiamo energie che possono essere indirizzate altrove. Per introdurre queste migliorie è stato importante ascoltare chi lavora sulla strada ogni giorno». Proprio sui servizi diretti si è investito in modo importante nell’ultimo anno. «Abbiamo speso 2,6 milioni in più, su 13 milioni di utili totali, sul personale e sulla attivazione di servizi».
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