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IL CASO

Consigliere si collega dalla spiagga. Scoppia la polemica sullo smartworking in Comune

«Ho sfruttato una possibilità offerta dal Regolamento e rinuncio al gettone di presenza»

Spiaggia

Commissioni da remoto

È bastata una frazione di secondo, in cui si sono viste le spalle nude e l’ombrellone per far scoppiare la polemica. Non è passato inosservato lo sfogo della consigliera comunale Sara Diena (Sinistra Ecologista) contro il collega Giuseppe Catizone (Lega), in collegamento dalla spiaggia durante la commissione di giovedì pomeriggio, in cui è stata discussa la revoca del Reddito di cittadinanza.


Cosa è successo
«Inizialmente il collega inquadrava solo il volto, ma in un’ora e mezza di discussione ho visto chiaramente l’ombrellone delle spiagge private e il lettino» racconta Diena. «Mi criticano se vado in commissione con le spalle scoperte e poi possono permettersi di collegarsi da remoto senza maglietta?». Nel dettaglio, Diena fa riferimento a una delle ultime sedute del consiglio comunale quando, durante la riunione dei capigruppo, le è stato fatto notare che il suo abbigliamento non era consono al decoro dell’aula. Il tutto mentre il consigliere Silvio Viale esibiva bermuda da mare in segno di protesta contro il Regolamento.


Regole e gettoni
Nel frattempo Catizione non ci sta a finire nel mirino delle polemiche. «Ho solo sfruttato una possibilità esplicitamente offerta dal Regolamento - spiega -. E ho già inviato una mail in cui rinuncio al gettone di presenza». Il consigliere della Lega fa riferimento all’Articolo 142 sexies, che consente di «collegarsi da qualsiasi luogo che consenta il rispetto delle prescrizioni del presente regolamento». La regola permette un massimo di quattro sedute da remoto. «Sottolineo che avrei anche potuto percepire il gettone, stando al Regolamento, ma non l’ho fatto - prosegue -. In ogni caso penso che i problemi dei torinesi siano ben altri».


La polemica
Al di là del caso specifico, la polemica sullo smartworking dei consiglieri si è ben presto allargata, scoperchiando un vero e proprio vaso di Pandora fatto di accuse e recriminazioni reciproche tra gli inquilini della Sala Rossa. Pare che sia comune per alcuni collegarsi in viaggio, dal Portogallo a Dubai; mentre altri rispondono all’appello delle commissioni alla guida.

«Non è mai successo che ad agosto così tanti consiglieri partecipassero alle commissioni. È un mese generalmente povero di gettoni. È un insulto che si usino i soldi dei torinesi per pagare i gettoni di chi sta in vacanza» tuona il capogruppo dei Cinque Stelle Andrea Russi. Resta aperto l’interrogativo se non si stia abusando di questo strumento, nato durante il lockdown e per cui la giunta ha stanziato oltre 100mila euro in più di fondi a bilancio per i collegamenti in modalità mista.

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