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il caso

La polizia chiude il locale. La rabbia del titolare: «Basta, ora vendo e me ne vado»

Sigilli a un noto cocktail bar di San Salvario. Ma il titolare non ci sta...

L'Ufficio di San Salvario e a fianco il titolare Sumon Tipura

L'Ufficio di San Salvario e a fianco il titolare Sumon Tipura

Un mese di chiusura più una maxi-multa. E’ la misura applicata all’Ufficio, cocktail bar di San Salvario. Il locale, uno dei più famosi del quartiere della movida torinese, è stato sanzionato al termine di numerosi controlli da parte dei poliziotti del commissariato Barriera Nizza. Motivo, gli agenti hanno scoperto che il locale vendeva bevande alcoliche ai minorenni. La sospensione dell’attività è stata accompagnata da una sanzione amministrativa di 2000 euro.

Non è la prima volta che l’Ufficio di via Berthollet 12 viene chiuso perché “pizzicato” a vendere alcolici a chi ha meno di 18 anni. Nell’agosto dell’anno scorso il Prefetto ne aveva infatti disposto la chiusura con tanto di pagamento di duemila euro di multa. E più recentemente, nel febbraio di quest’anno, il locale è stato nuovamente disposto a controllo dai poliziotti del commissariato Barriera Nizza, per poi essere multato e denunciato per somministrazione di bevande alcoliche a due ragazzi con meno di 18 anni.

Il titolare, Sumon Tipura, non ci sta e sbotta: «Così non si può lavorare. Alcolici ai minori? Di fianco ho un minimarket, i ragazzi comprano da bere lì e me li ritrovo davanti al locale. E i poliziotti multano me». Da tempo, Sumon ha preso una decisione: «Ora basta, vendo l’Ufficio. Chi lo vuole si faccia avanti. A San Salvario non si può più lavorare, ormai sono stato preso di mira, forse perché lavoro tanto e ho più clienti di altri cocktail bar. Ho già perso 20mila euro, ho una famiglia - prosegue - e tre figli da crescere, più i dipendenti da pagare».

Sulla multa e la chiusura, afferma: «Il problema non è pagare, ma così non si può andare avanti. Farò ricorso, l’ho giò fatto in passato e ho perso, ci riprovo. Poi però smetto di fare il barman. Sono stufo».

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